Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 16-06-2016 - Roma - Italia Cronaca Festival delle letterature, nella Basilica di Massenzio. Andrea Camilleri festeggia il suo 100° libro. Nella foto Andrea Camilleri Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 16-06-2016 - Rome - Italy News Andrea Camilleri celebrates his 100th book at the Festival of Literature

Andrea Camilleri è morto

Il grande scrittore Andrea Camilleri e’ morto stamani all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato.

“Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali – si legge nel bollettino dell’ospedale – Per volonta’ del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verra’ reso noto dove portare un ultimo omaggio”.

Scrittore ma anche sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente: Andrea Camilleri e’ stato un protagonista a tutto tondo della scena culturale di fine ‘900 e dei primi decenni del 2000. malgrado la forte connotazione siciliana, le sue opere hanno valicato i confini nazionali e hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondol con traduzioni in 120 lingue. Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri e’ stato una figura di grande rilievo nella letteratura italiana del 20^ secolo e di questo inizio del 21^, un autore tradotto in almeno 30 lingue e che ha venduto oltre di 30 milioni di copie di libri. Da quando e’ stato colpito da cecita’ a novant’anni, Camilleri ha scritto i propri libri dettandoli alla sua assistente Valentina Alfieri, “l’unica che sa scrivere nella lingua di Montalbano, anche se e’ abruzzese”. Dopo una parentesi di vita in un collegio vescovile, dal quale venne espulso per aver lanciato uova contro un crocifisso, Camilleri comincio’ a studiare al liceo classico per poi iscriversi nel 1944 alla facolta’ di Lettere e Filosofia di Palermo, senza pero’ conseguire la laurea. Nel 1949 venne ammesso all’Accademia di Arte drammatica ‘Silvio d’Amico’ e qui pose le basi per la sua carriera da regista e autore, sia per la televisione (famosi i polizieschi come Il Tenente Sheridan e il Commissario Maigret) che per il teatro (fu il primo a portare in Italia Samuel Beckett). Sposato dal 1957 con Rosetta Dello Siesto, ha avuto tre figlie: Andreina, Elisabetta e Mariolina.

I suoi piu’ grandi successi di pubblico di questi anni sono legati senza alcun dubbio alla figura del Commissario Montalbano, da cui nasce la serie di romanzi e racconti composta a oggi da una quarantina di titoli. E dal 1999 la sua trasposizione televisiva realizzata dalla Rai con l’attore Luca Zingaretti, ex allievo di Camilleri all’Accademia d’arte drammatica, ha contribuito ad accrescere ancor di piu’ il successo dello scrittore. Sembrerebbe che nel 2006 lo scrittore abbia consegnato all’editore Sellerio l’ultimo libro che conclude la storia di Montalbano, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte. Tra i libri piu’ venduti di Andrea Camilleri ricordiamo Un filo di fumo (1980), La stagione della caccia (1992), La forma dell’acqua (1994), Il birraio di Preston (1995), Il cane di terracotta (1996), La concessione del telefono (1998), La scomparsa di Pato’ (2000), Il re di Girgenti (2001), L’odore della notte (2001), La pazienza del ragno (2004), Un covo di vipere (2013), Donne (2014). Molti romanzi scritti da Camilleri si caratterizzano per un linguaggio tra l’italiano e il dialetto siciliano, peculiarita’ che nacque quando assistette il padre morente. Lo scrittore gli racconto’ una storia che avrebbe voluto pubblicare. un po’ in dialetto e un po’ in italiano, “come si parlava tra di noi”, e alla fine il padre gli consiglio’ di scriverla “come l’hai raccontata a me”. ECamilleri la scrisse nel libro “Il corso delle cose”, da allora quel modo di scrivere divento’ uno dei tratti distintivi delle sue opere. Nel 2019, con Km 123 e Il cuoco dell’Alcyon, Camilleri e’ rimasto molte settimane in cima alle classifiche dei libri piu’ venduti in Italia. Sempre critico e impegnato civilmente, lo scrittore aveva attaccato solo qualche giorno fa il leader leghista Matteo Salvini ai microfoni di Radio Capital. Intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a Circo Massimo, aveva detto: “Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario da’ un senso di vomito. E’ chiaro che tutto questo e’ strumentale fa parte della sua volgarita’”. Il ministro dell’Interno aveva risposto sui social: “Scrivi che ti passa”.

 

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