Amianto, tribunale di Massa: “Lavoratori porto di Carrara in prepensionamento”

Il Tribunale di Massa, ha condannato l’Inps a rivalutare la posizione contributiva di 6 operatori del Porto di Marina di Carrara stabilendone il prepensionamento.

Sono state accolte quindi le tesi dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, Osservatorio nazionale amianto. “L’Inps si era opposta al pensionamento dei lavoratori del Porto di Carrara negando la presenza di amianto. Una posizione veramente insostenibile – spiega Bonanni – contro la verità dei fatti, accertata dal giudice del lavoro del Tribunale di Massa il quale, nonostante la ferma resistenza dell’ente pubblico, ha disposto tutti gli accertamenti dai quali è arrivata la prova della presenza di amianto anche dopo la messa al bando della fibra killer”. “Occorre sanare questa evidente incongruenza – prosegue Bonanni – con la creazione di un tavolo interistituzionale affinché le leggi dello Stato, anche quelle sul prepensionamento, possano trovare esecuzione senza la necessità che i lavoratori si sobbarchino anni e anni di processi”.

Accertata ora in via giudiziale la presenza di amianto l’Ona chiede che tutti i lavoratori del Porto di Carrara ancora in attività siano posti in prepensionamento, perché molti sono stati già colpiti da patologie asbesto correlate e altri purtroppo si ammaleranno.

“Nel caso in cui gli enti dovessero perseguire nella loro condotta negazionista della presenza di amianto nel Porto come in altri siti del comprensorio, l’Ona – continua Bonanni – si attiverà in tutte le competenti sedi giudiziarie per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto”.

Soddisfatto anche Gianfranco Giannoni del coordinamento Ona di Massa, vittima dell’amianto, che per ottenere il riconoscimento della sua patologia ha dovuto sobbarcarsi una causa che è durata anni e solo dopo tante battaglie processuali ha ottenuto la condanna dell’Inail al riconoscimento dei suoi diritti, e tuttavia ancora ora attende il pensionamento per via del ritardo con cui gli enti pubblici attuano la sentenza del Tribunale: “Abbiamo costituito – spiega – lo Sportello Amianto di Ona in collaborazione con il sindaco di Massa e con il sindaco di Carrara, che intendo pubblicamente ringraziare per il loro sostegno. Il sostegno dei sindaci è infatti un segno di civiltà e giustizia rispetto alla barbarie che dobbiamo subire ogni giorno noi vittime dell’amianto, malati di amianto”.

L’Ona, in collaborazione con il Comune di Massa, ha istituito una sede nel Comune. Qui i volontari dell’Ona riceveranno i cittadini che ne faranno richiesta, per necessità.

di Luca Teolato

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