Amianto a scuola, numeri impressionanti

L’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) sottolinea che ci sono circa 2.400 scuole, 350.000 studenti e 50.000 dipendenti, tra docenti e non, a rischio. “L’amianto nelle scuole è il paradigma classico dello scandalo e dello sfascio dal quale dobbiamo assolutamente risollevarci. Ciò sarà possibile cominciando a bonificare le scuole e a ridurre le spese militari, tanto più che ricordiamo che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. A cosa serve avere l’ottavo esercito più grande al mondo e il secondo in Europa se poi le nostre scuole sono piene di amianto e cadono a pezzi? E se poi i cittadini sono costretti a lavorare fino a 70 anni per far felice la Fornero?”, denuncia Ezio Bonanni, Presidente dell’Ona.

L’Osservatorio Nazionale Amianto continua a cercare giustizia e Bonanni.

Non è neanche sufficiente demolire le scuole imbottite di amianto ma si devono adempiere anche gli obblighi di legge relativi.

In tema di misurazioni di fibre di amianto, infatti, il dottor Montanari spiega che: “Le misurazione di fibre aerodisperse negli edifici in amianto che normalmente vengono eseguite servono solo a ‘rassicurare’ i lavoratori in quanto occorrerebbe un limite di rilevabilità pari a 0,005 fibre per ogni litro d’aria  mentre il limite di sensibilità degli apparecchi considerati “a norma” si ferma di fatto a 0,4 fibre/litro e così anche se si superasse di ottanta volte il livello legale che qualche anno fa fu stabilito in California  come livello di rischio tollerabile ovvero di 100 fibre al giorno  di crisotilo (l’amianto più comune) le apparecchiature continuerebbero ad indicare zero, illudendo tutti organi di controllo compresi”.

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