Allarme Fda: ‘Questi farmaci provocano il cancro entro 4 anni’

Non solo l’Europa con lo scandalo Valsartan, ora notizie preoccupanti arrivano anche dagli USA, dove la Food and Drug Administration sta indagando a fondo per scovare nuovi farmaci pericolosi e a rischio cancro.

Lo scandalo degli ultimi mesi non si è ancora placato, la Fda non si ferma e vuole continuare ad indagare a fondo, anche perché, come aggiunge la stessa amministrazione della Fondazione, c’è ancora molto da trovare, con la sensazione secondo alcuni esperti che quello scoperto finora sia solo la punta dell’iceberg.

A partire da luglio, tanto in Europa che negli Stati Uniti, diversi farmaci per la pressione sanguigna di varie aziende sono stati ritirati dagli scaffali delle farmacie. Tra i nomi più noti, oltre al valsartan, losartan o irbesartan.

All’interno dei farmaci trovate tracce di NDMA (N-nitrosodimetilamina), si tratta di una sostanza impura che può addirittura provocare il cancro. A collaborare alle indagini c’è la dottoressa Janet Woodcock, direttore del Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA. Woodcock ha affermato alla Cnn che il problema sembra essere nato dopo il 2010, quando un produttore cinese ha apportato modifiche ai suoi processi sintetici.

Ma come è stato possibile che un farmaco si sia contaminato con NDMA?  “La FDA ritiene che la contaminazione potrebbe essere stata causata, in parte, dal riutilizzo di materiali, come i solventi, durante il processo” scrive la Cnn, e aggiunge: “Se 8.000 pazienti assumono un prodotto contaminato nel corso di quattro anni, solo uno svilupperà il cancro”.

La Food and Drug Administration (Fda) interviene anche sull’uso di strumenti chirurgici assistiti da robot per diversi tipi di cancro, in particolare per le mastectomie nei tumori del seno e le operazioni all’utero.    In una nota a medici e istituzioni sanitarie, la Fda fa presente che gli strumenti in questione non stati approvati specificamente per ogni tipo di cancro. Di particolare preoccupazione – si legge nella nota – il fatto che “ci sono prove preliminari, sia pure limitate, che l’uso di questi strumenti robotici chirurgici per il trattamento o la prevenzione dee cancro, specialmente del seno e dell’ utero, possa essere associato ad una sopravvivenza piu’ bassa” nelle pazienti operate in questo modo rispetto agli interventi tradizionali. La tecnologia robotica nelle operazioni per pazienti oncologici sono approvati – ricorda la Fda – per il tumore della prostata. L’efficacia dei robot negli interventi oncologici, rispetto a quella degli interventi regolari, non e’ stata confermata, ha detto Terri Cornelison, vice direttore di divisione della Fda.

Arianna Manzi

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