Allarme carceri. Cartabia: ‘Indagini in tutti i penitenziari delle rivolte’

Una indagine in tutte le carceri italiane dove si son verificati atti di violenza gestita da una apposita Commissione ispettiva del Dap. Il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, vuole usare la mano dura sulle violenze che si sono susseguite negli ultimi mesi nei penitenziari italiani. “Occorre un’indagine ampia perchè si conosca quello che è successo in tutte le carceri nell’ultimo anno dove la pandemia ha esaperato tutti”, ha affermato la Cartabia annunciando che una Commissione ispettiva del Dap visiterà tutti gli istituti penitenziari dove si sono verificati “i gravi eventi del marzo 2020”, per valutare la correttezza degli interventi legati alle rivolte nelle carceri. Sono stati fatti gravi che “reclamano un’indagine ampia, perché si conosca cosa è successo negli istituti nell’ultimo anno, quando la pandemia ha esasperato tutto”. La Commissione ispettiva, ha spiegato, “visiterà tutti gli istituti penitenziari interessati dalle manifestazioni di protesta o da denunce o segnalazioni inerenti ai gravi eventi occorsi nel marzo del 2020. Il suo mandato consiste nell’approfondire la dinamica dei fatti, al fine di accertare la legittimità e la correttezza di ogni iniziativa adottata. “L’amministrazione penitenziaria – ha ammonito Cartabia – deve essere capace di indagare al suo interno. Deve capire ed essere essa stessa in grado di portare alla luce eventuali violazioni. I fatti di Santa Maria Capua Vetere, emersi solo a seguito degli atti dell’autorità giudiziaria denotano che questa capacità di indagine interna è mancata almeno in questa occasione”. Ricordando il caso più eclatante scoppiato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, “stando alle indagini risulta che non fosse una reazione necessitata da una situazione di rivolta ma una violenza a freddo”. “Allo stato, il totale complessivo delle unità di personale dell’Amministrazione sospese a vario titolo è pari a 75. Rimangono altri indagati, per i quali il Gip ha specificato che non v’è certezza della loro presenza. Per questo ha respinto la richiesta di misura cautelare. Su questi ultimi, attendiamo gli sviluppi dell’indagine, prima di altre valutazioni”, ha spiegato Cartabia.

Occhi puntati anche sul sovraffollamento nelle carceri che per il Guardasigilli “sta peggiorando” e, dunque, bisogna intervenire con massima  urgenza.

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