Alla Sala Umberto un ritorno al passato

E’ una serata particolare, in un periodo storico molto particolare. In cui l’attualità ci riporta indietro nella storia a scenari studiati solo sui libri.
Ad accoglierci lo storico Teatro SalaUmberto, nato nel 1882 al pianterreno di un palazzo in via delle Mercede per volere di Andrea Busiri Vici che ne fece decorare gli interni da Alessandro Bazzani.
La folla e gli affreschi, in quel mix tra passato e futuro ci accompagnano nella sala, pronti ad assistere all’ultima commedia di Marco Falaguasta, “Neanche il tempo di piacersi” per la regia della bravissima Tiziana Foschi, in programma fino al 20 marzo.
La sala è piena, si respira l’aspettativa ed il desiderio di leggerezza, ma non di superficialità.
Sia alza il sipario. Ed è subito Falaguasta. In pochi instanti, l’esperto artista prende il centro del palco e ci porta nella sua narrazione, nella sua esperienza, nella sua vita, di nipote prima, di padre dopo, di uomo adesso.
Ad aiutarlo una scenografia che per quanto essenziale riporta subito lo spettatore in un preciso momento storico. Azzeccato ogni singolo oggetto che permette alla nostra mente di pubblico di ritornare al passato, alla nostra adolescenza. In meno di un minuto ci riporta negli anni ‘80/‘90.
Ne esce uno storytelling appassionato e divertente che ci catapulta in un confronto impietoso tra il passato e il presente. Tra l’essere genitori e l’essere figli. Tra il prima e il dopo. In questa dicotomia generazionale, Falaguasta ci guida.
Attento osservatore delle evoluzioni nei costumi, nella cultura, nei valori. Critico con tutti ma onesto, a volte severo. Un racconto che smaschera il tempo che passa, costringendoci a levare alibi e scuse ai tanti perché dei giorni nostri. Ricco di risate, tempi comici eccellenti, ma soprattutto vero. Credibile.
Un ora e mezzo di spettacolo a ritmi serrati. Battute veloci e risate amare…che costringono lo spettatore ad interrogarsi sulla propria esperienza di vita.
Una Stand Up Commedy incalzante e riflessiva che vede l’artista padrone assoluto della scena, capace di guidarci nel mondo delle incomprensioni generazionali e nei suoi paradossi. Con battute mai banali. Lo spettare ne esce arricchito.
“Ci ho messo tanto ad arrivare al teatro Umberto, ma ci sono arrivato”. Questa frase più di altre delineano il percorso di Marco Falaguasta. Dove l’aggettivo poliedrico lo identifica al massimo. Avvocato penalista prima, Commediografo, sceneggiatore, attore nonché’ direttore artistico del Teatro Testaccio di Roma. Si fa conoscere al grande pubblico grazie alla soap “Incantesimo7” e “Centovetrine” nel ruolo di Michele Raggi. Da li l’ascesa. Con la miniserie “La terza verità” e “Provaci ancora Prof”.
30 anni di carriera passati tra la teatrografia e la filmografia. Al suo primo Stand-Up non delude, ci lascia invece con la voglia di sentire il seguito della storia.

Barbara Lalle

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