Alla Camera continuano i voti per la “Buona Scuola”

L’Aula della Camera riprende l’esame del ddl scuola. Mentre resta ancora accantonato l’articolo 10, che contiene le norme sulla assunzione dei precari, l’Assemblea di Montecitorio sta votando sugli emendamenti all’articolo 12, relativo alla carta elettronica per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. L’esame degli emendamenti dovrebbe ultimarsi entro oggi, per poter passare domani alla fase del voto finale sul testo, che deve ancora passare al Senato. Ricordiamo che è stato approvato ieri l’articolo 9 del disegno di legge “Buona Scuola” che attribuisce la possibilità ai presidi di conferire ai docenti l’incarico triennale, rinnovabile, su chiamata diretta. Al preside sarà consentito di effettuare dei colloqui per selezionare i professori in aderenza al piano dell’offerta formativa dell’istituto. Stefania Giannini dice che con l’articolo 9 della “Buona Scuola” si avrà un nuovo strumento per autonomia e non ci sarà nessun preside-padrone ma un dirigente responsabile e valutato. Il dibattito in merito non è stato, alla Camera, molto sereno visto che Stefano Fassina e Alfonso D’Ettore hanno chiesto le dimissioni del ministro Giannini. Complessivamente si va nella direzione della meritocrazia ed il tema della valutazione è dominante anche per dirigenti scolastici e presidi. Il problema è che i sindacati stanno svolgendo una funzione contraria a quella che bisognerebbe esercitare. Formazione, ricerca e istruzione devono essere fondamentali per la crescita civile ed economica del Paese. Via libera di Montecitorio c’è stata anche per l’articolo 13 della riforma della scuola che introduce dal 2016 un bonus per la valutazione del merito dei docenti. Per la copertura del bonus, che sarà assegnato dal dirigente scolastico, sulla base dei criteri indicati dal Comitato per la valutazione, saranno stanziati 200 milioni di euro. La “carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”, concede ad ogni docente 500 euro all’anno per la propria formazione e l’aggiornamento.  Con art.12 l’investimento su formazione e aggiornamento dei docenti diventa permanente. Tutti i professori che hanno superato il concorso del 2012, e che non rientreranno nel piano straordinario di assunzioni previsto dal ddl scuola, saranno comunque assunti negli anni successivi come prevede un emendamento di Umberto D’Ottavio (Pd) e votato da tutti i gruppi nella notte. Il ddl prevedeva che tali docenti, che non rientreranno nel piano di assunzioni per l’anno scolastico 2015-16, saranno assunti dall’1 settembre 2016. L’emendamento aggiunge la dicitura “e per i successivi anni scolastici, sino all’esaurimento dei soggetti aventi titolo”. Dopo essere stato accantonato, l’art.17 sul 5×1000 è stato stralciato. A fronte dello stralcio del 5×1000, che sarà affrontato nella legge di stabilità, la minoranza ritirerà un emendamento sulle scuole paritarie. Hanno portato ieri anche una lavagna i professori che, in concomitanza con le votazioni alla Camera sul ddl Buona scuola hanno manifestato davanti a Montecitorio e continua la protesta fuori dalla Camera. Ira della Cei su un emendamento che ha introdotto la parità di genere come insegnamento obbligatorio nelle scuole a tutti i livelli. Oggi si replica e domani c’è in programma un assemblea pubblica di tutti i lavoratori della scuola di Roma e del Lazio che hanno chiesto tre ore di permesso sindacale.

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