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La situazione di Alitalia è “molto difficile” ma la “nazionalizzazione è esclusa” e saranno i commissari a “fare le verifiche sulle prospettive future” e sulle possibilità di trovare qualcuno interessato alla compagnia, ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti intervistato da Radio anch’io dopo il no dei lavoratori al preaccordo sul piano per il rilancio della compagnia. Poletti ha risposto a una domanda sul confronto con la situazione di Almaviva (dopo il no a preaccordo dei lavoratori di Roma fu chiusa la sede della capitale) dicendo che si tratta di una situazione “profondamente diversa” ma ha ricordato che l’amministrazione straordinaria prevede la possibilità di chiedere la cig. A questo proposito ha spiegato che potrebbero non esserci risorse per garantire gli ammortizzatori extra, assicurati finora ai lavoratori del trasporto aereo. “Dobbiamo lavorare per una prospettiva – ha concluso – dobbiamo salvaguardare i valori e agire responsabilmente. Stiamo lavorando per cercare soluzioni”.
Serviranno circa 700 milioni per gli ammortizzatori per Alitalia. “Sono calcoli figli della dinamica delle cose; i commissari valuteranno il ricorso alla cig ma l’attivita’ dell’azienda dovra’ andare avanti. Con una valutazione approssimativa piu’ o meno calcoliamo 700 milioni”, ha sottolineato Poletti ricordando anche che “se i commissari decideranno per la messa in cassa integrazione di un numero piu’ alto di lavoratori” rispetto a quanto previsto dall’accordo bocciato dai lavoratori “il Fondo del trasporto aereo non sara’ sufficiente e quindi ci saranno gli ammortizzatori ordinari”.
La gestione commissariale di Alitalia “non andra’ a impattare sugli esuberi: la situazione e’ sotto controllo per i prossimi mesi”, ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. “Dobbiamo vedere – ha proseguito – come si chiudera’ la vicenda. Abbiamo una struttura di ammortizzatori sociali molto forte; in particolare il volo ha una situazione abbastanza privilegiata che deriva da uno dei tanti salvataggi Alitalia. Bisognera’ lavorare su una soluzione industriale utilizzando la struttura degli ammortizzatori sociali. L’ipotesi di un intervento della compagnia tedesca Lufhtansa per Alitalia sarebbe interessante da esplorare”.
