Alcoa: operai non mollano, prima notte sui silos sotto la pioggia

 

Hanno passato la prima notte sotto la pioggia i tre operai dell’Alcoa che da ieri stanno occupando la sommità di un silos dell’acqua a 70 metri d’altezza, all’interno dello stabilimento di Portovesme. Nonostante le cattive condizioni meteorologiche i lavoratori non hanno intenzione di scendere. E da questa mattina tengono tutti con il fiato sospeso, mentre si sporgono si stanno pericolosamente sporgendo dalla ringhiera che circonda il solaio del serbatoio, su cui campeggia la scritta. I colleghi di lavoro stanno cercando in tutti i modi di farli desistere da questa iniziativa di lotta, ma i tre lavoratori – in contatto via radio con i colleghi – non vogliono mollare: “Continuiamo a combattere per il nostro posto di lavoro – hanno detto al Tgcom24 – e non scenderemo fino a quando Alcoa non ci darà garanzie precise sullo slittamento della procedura di fermata delle celle dei terzi blocchi”.

Proprio ieri la multinazionale statunitense, in una nota, aveva annunciato un rallentamento nello spegnimento dell’impianto con un congelamento sino alla settimana prossima della fermata contemporanea di 85 celle, prevista per venerdì 7 settembre. La decisione è stata presa per attendere l’esito degli incontri tra governo e Glencore, la multinazionale svizzera interessata ad acquisire lo stabilimento del Sulcis – come confermato anche ieri sera dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che ha incontrato i vertici della Glencore – e quello tra Alcoa, Governo, Regione e sindacati, fissato per lunedì 10 settembre.

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