Aladin: un musical geniale ed uno spettacolo enorme!

Aladin: un musical geniale ed uno spettacolo enorme!

Uno spettacolo enorme: ecco cosa è Aladin, il Musical Geniale che ha debuttato, in prima nazionale, al Teatro Brancaccio di Roma.

Ideato e diretto da Maurizio Colombi che è al suo ottavo musical nel giro di soli cinque anni, questo lavoro è progetto realmente inedito che dalla fiaba originale prende spunto per colorarsi di riscritture, arricchimenti, ulteriori metafore e significati.

Il cast è accattivante per i bambini: i due protagonisti sono facce note, di provenienza dal piccolo schermo. Leonardo Cecchida,  da Alex &Co di Disney Channel, interpreta Aladin con una maestria da completo professionista: la tecnica di recitazione e le doti canore sono evidenti s  e si dimostra essere ottimo ballerino e esperto acrobata.

Emanuela Rei, da Maggie e Bianca Fashion Friends, è la dolce e coraggiosa Jamsmine. Anche la Rei si dimostra animale da palco: balla, canta e si muove con eleganza e sicurezza.

I due giovanissimi attori sono affiancati dagli ineccepibili e comici Sergio Friscia e Umberto Noto nei ruoli dei due geni che da titani furono da Gea declassati.

Questa nuova riscrittura, infatti, aggiunge mito alla storia originale: attraverso la leggenda del deserto, cantata come prologo, il pubblico scopre per la prima volta come accadde che un genio fu intrappolato in una lampada. Mitologie greche dialogano con fiabe arabe.

Tutto il cast merita altresì di essere citato: Maurizio Semerero nel sempre perfido Jafar, Raffaella Alterio in Coco, la tenera scimmietta di Aladin, Renato Crudo in Abdul, l’amico fraterno di Aladin, Daniele Derogatis,  il sultano padre di Yasmine, Jonathan Guerrero nei panni dello schifosissimo Skifus. Fulvia Lorenzetti è Kamira, madre del protagonista e Gloria Miele è Aisha, l’ancella amica e comlice di Yasmine con cui insceneranno continue inversioni di ruoli.

Jessica Aiello, Raffaele Cava, Cristina Da Villanova,  Imma De Santis,  Francesco De Simone, Anna Gargiulo, Stefano Martoriello, Alfonso Mottola, Eleonora Peluso compongono un ensable che rende ancora più faraonica la scena.

Le musiche originali e gli arrangiamenti, a fima del trio composto da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari, sono ritmate e orecchiabili, completamente intergrate nel opera completa e giuste per le voci coinvolte: un lavoro enorme.

Le scene sono macchine complesse e magiche, mutano di continuo per creare delle grandi suggestioni dal gusto medio orientale. Non voglio descriver di più, ma siamo a dei livelli così spettacolari da competere con Braodway. Alessandro Chiti è padre di quest’altro lavoro enorme.

I costumi di Francesca Grossi sono ricchi e vistosi, ma mai volgari. Colorati e massimalisti, mai pacchiani. Anche la costumista ha fatto un lavoro enorme.

Gli effetti speciali sono curati da Erix Logan, il vincitore pluripremiato con ben quattro Oscar della magia: sono veramente degli incanti. Vedrete apparire cose dal nulla, tra scintillii e veli da odalisca.

La morale è quella giusta: in questa nuova versione, infatti, possono essere esauditi solo desideri altruisti. Prima dell’inizio della rappresentazione il Direttore Artistico Alessandro Longobardi dal palco dopo i saluti ai presenti racconta che proprio da questo prende spunto la creazione di un concorso per le scuole, indetto dal Teatro Brancaccio, che permetterà agli alunni di immaginare di poter riqualificare un angolo della città, partendo dall’elaborazione di una foto del luogo in oggetto. Le migliori proposte verranno prese in considerazione per pubblicizzarne la realizzazione.

Nel foyer due set dove il pubblico potrà divertirsi a scattare foto di famiglia: un tappeto volantedove far prove di decollo e una lampada da strofinare. Anche io, il mio compagno e nostra figlia lo abbiamo fattoAh, una cosa importante: nel foyer è allestito un muro per lasciare su di un post-it, il proprio desiderio. Io ho lasciato il mio. Non ve lo dico chè se no, non si realizza!

Barbara Lalle

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