Italian Prime Minister Matteo Renzi during his speech at Forum MED, Rome, 10 December 2015. The Islamic State (ISIS) extremist insurgency is trying to enlarge its conquests in Libya, Renzi told the Med 2015 Conference Thursday. ISIS "is trying to conquer more space in Libya...with savagery and cynicism," he said. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO

Al via il Forum Med a Roma

‘La distruzione di Daesh (l’Isis) è l’assoluta priorità’,   ha dichiarato il premier Matteo Renzi intervenendo a Roma all’apertura della Conferenza per il dialogo mediterraneo (Forum Med ‘Mediterranean Dialogues o Med 2015’, alla quale pertecipano oltre 200 leader del mondo della politica, diplomazia, business, media e cultura da oggi al 12 dicembre.  Per il premier, la collaborazione internazionale va ulteriormente sviluppata: Europa e Usa condividono con Mosca l’esigenza di combattere Daesh ma serve una soluzione di respiro strategico e non last minute. Il Mediterraneo è un’area straordinaria che può aiutare a costruire un nuovo ordine e una nuova idea di prosperità tra i popoli. Non c’è alternativa alla cooperazione di tutti i popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente e di tutte le fedi religiose e le estrazioni culturali”, ha detto ancora Renzi al dialogo sul Mediterraneo. Renzi ha quindi ribadito un concetto già espresso nelle ultime settimane: ‘La cultura non è l’unica arma ma è dialogo, confronto, sistema immunitario delle nostre società contro la deriva del fanatismo’. Renzi ha anche toccato il tema dell’immigrazione e della procedura d’infrazione avviata dall’Ue: ‘Mai chiedere all’Italia di rinunciare a quello che è. Anche se dovesse costarci perdere dei voti non smetteremo mai, continueremo a salvare vite umane nel Mediterraneo, anche prendendo critiche e insulti da alcuni altri partner” europei. Spero che il Mediterraneo non sia il luogo dove si perde la civiltà, come mi viene da pensare quando sento le allucinanti reazioni di alcune parti politiche di fronte all’arrivo dei nostri fratelli e sorelle che fuggono dalla guerra. All’apertura dei 3 giorni di lavori del Forum, incentrato sulle ricette  politiche, economiche e culturali per la stabilizzazione del Mediterraneo, parteciperanno tra gli altri i ministri degli Esteri russo e britannico Serghiei Lavrov e Philip Hammond,  nella formula del dialogo speciale e l’egiziano Sameh Shoukry. Probabile la presenza del segretario di Stato americano John Kerry.Un altro dialogo speciale è in programma in riferimento al processo di pace in Medio Oriente, con il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat e quello israeliano Silvan Shalom. Tra i focus ci sarà anche la lotta al terrorismo, con la partecipazione del coordinatore europeo dell’antiterrorismo, Gilles de Kerchove e del direttore del Dis Giampiero Massolo. Spazio anche al confronto sui temi economici, con esponenti della business community internazionale come Naguib Sawiris, chairman di Orascom.

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