Cdm: piano lavoro, in arrivo 200 mila posti. Iva: aumento slitta di tre mesi

Buone notizie per i giovani in cerca di occupazione. La bozza del ddl lavoro,  approvata dal Cdm di oggi,  prevede un incentivo per i datori di lavoro fino a un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Il bonus è destinato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni che siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, che non abbiano conseguito diploma di scuola media superiore o professionale e che vivano soli o con una persona a carico.
Nel decreto viene specificato che il bonus viene istituito “al fine di promuovere forme di occupazione stabile di giovani in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020”. “L’incentivo, si legge nel decreto, verrà corrisposto per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato”. La bozza prevede che i bonus  per i datori di lavoro, per promuovere forme di occupazione stabile dei giovani fino a 29 anni, in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, ammontano complessivamente a 800 milioni di euro. L’istituto, si legge nel provvedimento, è in via sperimentale. Le assunzioni a valere sulle risorse stanziate dal decreto “devono comportare un incremento occupazionale netto e devono essere effettuate a decorrere dal giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto e non oltre il 30 giugno 2015”, si legge nella bozza entrata in Cdm. “L’incentivo – continua la bozza – è pari al 33% della retribuzione mensile lorda complessiva, per un periodo di 18 mesi, ed è corrisposto unicamente mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili del periodo di riferimento, fatte salve le diverse regole vigenti per il versamento dei contributi in agricoltura. Il valore mensile dell’incentivo non può comunque superare l’importo di 650 euro per lavoratore”.

10o mila   posti in più.  Il nuovo piano lavoro approvato dal Governo prevede  per il Mezzogiorno  100 mila posti in più per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015, 100 per il 2016. Per le altre Regioni 48 per il 2013, 98 per il 2014, 98 per il 2015, 50 per il 2016. Un risultato soddisfacente per il premier Letta .Quello di oggi è stato un ”Consiglio dei ministri importante. Abbiamo approvato provvedimenti molto significativi e importanti”, ha dichiarato il presidente del Consiglio in conferenza stampa spiegando che ”complessivamente, le decisioni assunte andranno ad aiutare l’assunzione in 18 mesi di 200 mila giovani” e daranno ”un colpo duro alla grandissima piaga rappresentata dalla disoccupazione giovanile che è per noi la bandiera di una battaglia da combattere con forza”.

Iva , aumento  slitta ad ottobre. Via libera del Consiglio dei ministri anche al  rinvio di tre mesi dell’aumento di un punto percentuale (dal 21 al 22%) dell’Iva, che sarebbe scattato dal primo luglio, quindi al primo ottobre.  Il provvedimento sull”Iva, “credo che dimostri la volontà del governo di aiutare l’economia con la dovuta prudenza. Poiché in questo momento non è il caso di fare scelte che diano l’impressione di “sfasciare i conti pubblici”. E’ quanto ha dichiarato il premier Enrico Letta in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

Probabile tassa su sigarette elettroniche. Il miliardo per il rinvio dell’aumento dell’Iva di tre mesi “é coperto con risorse certe”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffii, aggiungendo che “non ci sono aumenti di natura fiscale, non ci sono aumenti della tassazione. Potrebbe esserci un intervento sulle sigarette elettroniche”.

 Ok del Governo anche al dl carceri.  “Il decreto – ha spiegato Letta in conferenza stampa- è una “risposta di dignità del Paese e all’ emergenza carceraria che se non affrontata avrebbe portato gli osservatori internazionali a puntare il dito sull’Italia incapace di gestire dignitosamente la vita nelle carceri”.

 

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