Al teatro San Ferdinando ‘La grande Magia’ di Eduardo De Filippo apre la Stagione Teatrale dello Stabile di Napoli. Resterà in scena fino al 10 novembre

E’ affidata al capolavoro di Eduardo De Filippo La grande magia, scritta nel 1948 e interpretata per la prima volta dallo stesso Eduardo nel 1949 al Teatro Mercadante di Napoli, l’inaugurazione della Stagione Teatrale 2019/2020 dello Stabile di Napoli-Teatro NazionaleE sarà il palcoscenico del San Ferdinando – la storica sala di Eduardo gestita dallo Stabile – che ha ospitato  il debutto in prima nazionale dello spettacolo, il 17 ottobre.

Una lunga tenitura per una tra le più amare e insieme lucide commedie del drammaturgo, attore e regista scomparso nel 1984, la cui messa in scena prodotta dallo Stabile napoletano è firmata dal 68enne regista spagnolo Lluís Pasqual.

In scena ad interpretare i personaggi della commedia gli attori Nando Paone, Claudio Di Palma, Alessandra Borgia, Gino De Luca, Angela De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Luca Iervolino, Ivana Maione, Francesco Procopio, Antonella Romano, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano. Fisarmonica e voce Dolores Melodia; chitarra e mandolino Raffaele Giglio. Le luci sono di Pasqual Merat. La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile Napoli–Teatro Nazionale.

La vicenda è nota: durante uno spettacolo di magia, il Professor Otto Marvuglia, prestigiatore e intrattenitore, esegue un numero con il quale fa “sparire” la moglie di Calogero Di Spelta, allo scopo di consentire alla donna di fuggire con il suo amante, facendo credere al povero marito che potrà ritrovarla solamente se aprirà, con totale fiducia nella fedeltà della donna, la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Ma quando la donna, pentita del suo gesto ritorna sui suoi passi, il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo alla realtà della situazione l’illusione di una moglie fedele, custodita in quella magica e inseparabile scatolaEduardo De Filippo, a proposito di questa sua commedia dichiarò: ‘Ho voluto dire, che la vita è un giuoco, e questo giuoco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede. Ed ho voluto dire che ogni destino è legato al filo di altri destini in un giuoco eterno: un gran giuoco del quale non ci è dato di scorgere se non particolari irrilevanti’.

Non fu un grande successo in quanto la commedia presentava toni e situazioni  da cui lo stesso Eduardo prese le distanze. Gli spettatori, usciti da un conflitto mondiale aspro e crudele, volevano divertirsi con storie popolari dalla trama semplice e non erano disposti a credere a un dramma borghese, per loro assurdo e surreale di un uomo che crede di avere la propria moglie in una scatola. Non caso Eduardo inserì la commedia nella Cantata dei giorni dispari, quando la vita presenta il conto di tutte le sue amarezze e disillusioni a differenza delle commedie inserite nella Cantata dei giorni pari, legate al teatro dell’avanspettacolo che Eduardo frequentò in giovane età e promosse con memorabili atti unici tra i quali ricordiamo Sik Sik l’artefice magico nel quale, per la prima volta viene introdotto il tema dell’illusionismo e delle pratiche magiche.

Dal canto suo il regista Lluis Pasqual annota: «E’ un Eduardo particolarmente vicino a Pirandello quello della Grande magia…La vita è come una finzione teatrale, ma anche come quelle scatole cinesi o quelle bamboline russe che stanno una dentro l’altra come un gioco illusionistico infinito….Chi è l’illusionista che inventa le nostre vite? E lui, da quale altro illusionista è dominato? E se volessimo vivere in un mondo di illusioni? Se fosse meglio che vivere in una presunta realtà? Ilarità ed emozione si fondono nelle mani di questo genio del teatro napoletano che recitava per raccontare la vita sempre con un sorriso furbo sulle labbra, proprio come noi».

La grande magia in seguito viene indicata tra quelle più intellettuali e pirandelliane di Eduardo e fu consacrata come la commedia legata al concetto che è il teatro stesso ad essere una Grande Magia: fa vivere sulla scena una finzione a cui gli spettatori danno credito per tutta la durata dello spettacolo e sono ben felici di farlo perché il teatro è vita.

Con la messa in scena de La grande magia di Eduardo De Filippo – titolo che ha ispirato l’headline 2019/2020 dello Stabile La Stagione della Grande Magia – e dopo le regie di La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca nel 2011 e Finale di Partita di Samuel Beckett nel 2015, torna allo Stabile napoletano una firma autorevole della regia teatrale europea, per un prestigioso omaggio al teatro di Eduardo con una numerosa, straordinaria compagnia di attori di area e formazione partenopea.

Rosaria Palladino

 

 

LA GRANDE MAGIA
di Eduardo De Filippo
regia, scene e costumi Lluís Pasqual

con Nando Paone, Claudio Di Palma, Alessandra Borgia

Gino De Luca, Angela De Matteo, Gennaro Di Colandrea

Luca Iervolino, Ivana Maione, Francesco Procopio

Antonella Romano, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano

fisarmonica e voce Dolores Melodia
chitarra e mandolino Raffaele Giglio

disegno luci Pasqual Merat
aiuto regia Rosario Sparno


produzione Teatro Stabile Napoli – Teatro Nazionale

 

Personaggi e interpreti

 

Otto Marvuglia Nando Paone

Calogero Di Spelta Claudio Di Palma

Zaira Alessandra Borgia

Cameriere Gino De Luca

Marta Angela De Matteo

Gervasio Penna e Oreste Intrugli Gennaro Di Colandrea

Mariano e Roberto Luca Iervolino

Sig.ra Zampa e Sorella Di Spelta (O Rosa Intrugli) Ivana Maione

Brigadiere Francesco Procopio

Sig.ra Locascio e Matilde Antonella Romano

Arturo Recchia e Gregorio Di Speltai Luciano Saltarelli

Gennarino Giampiero Schiano

 

Durata dello spettacolo 1h e 40’ (senza intervallo)

 

Orario rappresentazioni:

17, 18, 22, 25, 29 ottobre e 1, 5, 8 novembre ore 21.00

19 e 26 ottobre, 2 e 9 novembre ore 19.00

20 e 27 ottobre, 3 e 10 novembre ore 18.00

23, 24, 30, 31 ottobre e 6, 7 novembre ore 17.00

 

 

Info: www. teatrostabilenapoli.it | biglietteria tel. 081 551 33 96 biglietteria@teatrostabilenapoli.it

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