Al Teatro Argot Studio di Roma, dal 2 al 4 marzo, è di scena ‘Foto di famiglia in un giardino toscano’, di e con Nicola Civinini, regia di Alessandro Di Marco

Una foto scattata negli anni Trenta con una vecchissima Kodak  diventa il pretesto per ripercorrere la storia di una famiglia e dei suoi componenti.  Al Teatro Argot Studio dal 2 al 4 marzo è di scena ‘Foto di famiglia in un giardino toscano’, di e con Nicola Civinini, regia di Alessandro Di Marco, aiuto regia Armando Quaranta, luci e video Sirio Lupaioli.

Solo sul palco Nicola Civinini interpreta e dà corpo, cuore e voce a Nazareno, Severina, Palmira, Ulderigo, Leonilda, Azelio, Margherita e Leonardo, attraversando con leggerezza ed emozione più di cent’anni della sua e della nostra storia. Un racconto vivo e partecipe che, come nel lampo breve e intenso di una macchina fotografica d’altri tempi, trascina il pubblico in epoche e vite lontane, che però non hanno perso l’urgenza di lasciarsi raccontare.

 Ogni vita meriterebbe di essere raccontata, afferma Nicola Civinini,    perché ogni storia è unica e preziosa e, come tale, andrebbe salvaguardata, conservata. Sì, ricordata. Anche se per un istante, breve e intenso come il lampo di una macchina fotografica d’altri tempi. Come alberi, tutti i personaggi di questa foto di famiglia vengono dalla terra, se ne sono nutriti, ci hanno giocato. La terra di un giardino toscano, sfondo di una serie di vite e di questa foto, che ha attraversato gli anni e le epoche ma non ha perso l’urgenza di lasciarsi raccontare, ripercorrere. È coinvolgente incontrare e conoscere queste persone, entrare nelle loro vite, perdersi nelle loro speranze: scoprire l’amore di Nazareno per la sua terra, la dedizione di Severina, l’affetto puro e incondizionato di Palmira, le braccia forti e il cuore tenero di Ulderigo, le lettere d’amore di Leonilda, la musica del cuore di Azelio, le note strazianti del pianoforte di Margherita, la fanciullezza di Leonardo. È affascinante vedere in scena i loro oggetti quotidiani, ormai carichi di storia e in grado di restituire epoche a molti sconosciute. Così le piccole storie di ognuno hanno composto una Storia, grazie all’offerta dell’autore che ha saputo cogliere il cuore di queste persone e fare di loro dei personaggi, fermi in questa Foto di famiglia, seduti nel loro giardino toscano, eppure ancora così presenti.

 

VENERDI’ 2 MARZO ORE 20.30, SABATO 3 MARZO ORE 17.30 E ORE 20.30, DOMENICA 4 MARZO ORE 17.30. TEATRO ARGOT STUDIO VIA NATALE DEL GRANDE, 27. INFO E PRENOTAZIONI 06. 5898111

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