“Il trattato di cooperazione rafforzata firmata stamattina segna un momento storico delle relazioni” tra Italia e Francia: “Da oggi siamo ancora più vicini”. Così il premier Mario Draghi nella conferenza stampa con il presidente francese Emmanuel Macron dopo la firma del Trattato del Quirinale.

Fra le novità un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione trasfrontaliero sembre in ambito di polizia, in ambito migratorio una politica di gestione dei flussi condivisa con l’unione europea.

E poi fra gli obiettivi tutelare i sistemi agricoli e il settore dell’alimentare, nuove forme di cooperazione in ambito energetico e tecnologico, nella ricerca e nell’innovazione. ‘Stabiliamo un meccanismo per cui almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri francese e viceversa”, ha ancora precisato Draghi. “La nostra sovranità può svolgersi solo nell’ottica di una gestione condivisa delle sfide comuni. Obiettivo è accelerare il processo di integrazione europea, che passa anche per una transizione digitale e energetica, e per la costituzione di una vera difesa europea. Il trattato segna l’inizio di questo percorso’.

‘Un trattato che suggella la profonda amicizia che unisce i nostri due Paesi’, le prime parole di Emmanuel Macron. ‘Un nuovo capito storico che consentirà di creare un riflesso italo francese fra popoli, economia e territori, una visione comune per il progetto europeo. Fra gli obiettivi anche la lotta alle migrazioni clandestine, risolvere la situazione in Libia, idrogeno, cloud e spazio. E poi, già da questa mattina, un nuovo accordo importante sullo spazio, che sarà pagina importante della nostra cooperazione.