Se vi annoia sbrigare pratiche lunghe, attendere giorni, mesi, o addirittura anni, pur di recuperare quel vostro documento, che in comune non sanno proprio dove sia, allora prestate un po’ attenzione all’originale iniziativa che viene da Agrigento. Il Comune siciliano ha scelto la semplificazione e ha avviato, primo comune in Italia, il progetto pilota Sipem (Sistema informatico pratiche edilizie e monitoraggio), l’innovativo strumento di gestione informatizzata delle pratiche edilizie realizzato dall’Ancitel (la societa’ dell’Anci per il supporto all’innovazione), in grado di azzerare la distanza tra gli uffici comunali, gli studi professionali e i cittadini. Una soluzione che consente la gestione agevole delle pratiche, sia in fase di ricezione che nel corso dell’iter procedurale. Accesso diretto e agevolato alla documentazione, consultazione immediata di ogni istanza. La soluzione integra in un unico servizio online un archivio virtuale per l’inserimento dei moduli, dati e documenti accessibili sia dagli uffici comunali che dai professionisti. Un canale bidirezionale tra l’ente e il professionista, certificato e sicuro, per la gestione di tutte le comunicazioni e dei flussi di documenti relativi alle pratiche
Sipem consente di gestire tutte le fasi della pratica: dalla predisposizione del fascicolo elettronico da parte del professionista all’inoltro del fascicolo al Comune, dall’assegnazione del numero di protocollo alle richieste di integrazione documentale. ”L’introduzione del nuovo sistema digitale – spiega il sindaco di Agrigento Marco Zambuto – è una novità importantissima che garantisce ai nostri cittadini velocità e trasparenza nello svolgimento di quelle pratiche burocratiche notoriamente causa di lunghe attese. La soluzione che stiamo adottando permetterà al Comune di azzerare le spese postali e di notifica e assicurerà la disponibilità di uno sportello virtuale 24 ore su 24. Il nostro Comune – conclude Zambuto – sarà il primo in Italia ad introdurre una soluzione che coniuga perfettamente i principi di dematerializzazione e di trasparenza a cui si ispira il legislatore nel nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale”.