Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000, sulla crisi nella Repubblica Democratica del Congo

“Facciamo nostro l’appello lanciato dai vescovi europei e uniamo la nostra voce a quella di quanti chiedono con urgenza la pace per la Repubblica Democratica del Congo” afferma Agostino Sella.

Le notizie che giungono dal Nord Kivu e in particolare da Goma riempiono di dolore e indignazione: migliaia di morti, centinaia di migliaia di sfollati, civili inermi – tra cui donne e bambini – massacrati nella totale indifferenza della comunità internazionale.
“Non possiamo accettare che un territorio così ricco di risorse naturali venga trasformato in una merce di scambio per sporchi traffici commerciali, alimentando violenze e distruzione. La Repubblica Democratica del Congo non può essere condannata all’instabilità permanente a causa degli interessi di pochi” continua ancora Agostino Sella.
Come Associazione Don Bosco 2000 chiediamo alla comunità internazionale e all’Unione Europea di intervenire con fermezza per fermare questa tragedia umanitaria. Servono azioni concrete per garantire la protezione dei civili e il rispetto della dignità umana. Non possiamo restare in silenzio di fronte a questa catastrofe.
“Bisogna sostenere i giovani e le famiglie colpite da questa tragedia, con la speranza che la pace e la giustizia possano finalmente prevalere” conclude Agostino Sella.

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