Afghanistan. Infiltrati tra soldati afghani, Nato riduce operazioni

La Nato ha deciso di ridurre il numero delle operazioni congiunte con i militari di Kabul. La decisone è stata adottata in seguito ai continui attacchi contro i suoi militari, da parte di infiltrati nelle forze armate afghane. Lo riferiscono fonti dell’Alleanza e del Pentagono. Fino ad oggi i militari caduti sotto le divise afghane sono 51. La Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), ha diffuso un comunicato a Kabul in cui chiarisce il significato delle misure adottate, definite “prudenti ma temporanee” e volte “a ridurre la nostra visibilità e vulnerabilità in occasione di sommosse civili o di attacchi interni”. Tuttavia, si aggiunge, “per rispondere agli elevati livelli di minaccia dovuti alla diffusione del video ‘The Innocence of Muslims’, sono state adottate queste misure temporanee” per cui “in alcune situazioni locali, i ritmi operativi sono stati ridotti o è stata aumentata la consistenza della forza di protezione”. “Abbiamo già fatto questo – conclude il comunicato – in altri momenti di forti tensioni e il sistema ha funzionato bene. In base a questi principi, e attenti al mutamento delle condizioni, continueremo ad adattare il dispiegamento delle nostre forze ed il grado di protezione loro riservato”.

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