Adescava e abusava giovani, 40enne rinviato a giudizio

Lo scorso dicembre era stato stato arrestato dai Carabinieri di Reggio Emilia nel corso di una operazione, ribattezzata ‘Lost Innocence-Innocenza perduta’, in cui era emerso come, con abili travestimenti femminili, quell’uomo, una sorta di ‘orco in gonnella’ adescasse minori, sia all’uscita da scuola che attraverso Facebook, compiendo, in oltre 10 anni, centinaia di abusi. Ora, il protagonista della vicenda, un cittadino brasiliano 40enne è stato rinviato a giudizio. In base alle evidenze raccolte, spiega una nota dell’Arma reggiana, la Procura di Bologna ha chiesto il giudizio immediato mentre, dal canto proprio, l’indagato ha chiesto il giudizio abbreviato, che consentirà in caso di condanna di beneficiare di uno sconto pari a un terzo della pena della pena.

La prima udienza è stata fissata il 22 giugno prossimo. Dalle indagini condotte dai militari reggiani era emersa una storia di depravazione durata circa dieci, in capo al 40enne – che aveva richiesto di ottenere lo status di rifugiato politico poiché a suo dire discriminato sessualmente nel paese di origine – capace di crearsi una sorta di alter ego femminile, pubblicizzandolo tra gli adolescenti come una propria cugina particolarmente disinibita. Vestito da donna e truccato, dalla finestra della propria abitazione gettava banconote ai minori in uscita da scuola (alcuni di soli 13 anni), inducendoli a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con quella che le giovani vittime pensavano essere una donna. I ragazzini, a volte, si radunavano in fila sotto l’abitazione dell’uomo in attesa del proprio turno che, spesso, veniva modificato dai gusti del 40enne che osservava dalla finestra i giovani in attesa. Alcuni degli incontri, avevano appurato i Carabinieri, venivano filmati. In altri casi l’uomo acquistava dai giovani foto e video pedopornografici, che si faceva spedire tramite Whatsapp e Facebook. Lo stesso Facebook era diventato terreno di caccia: il sudamericano utilizzava falsi profili femminili, per corrompere minorenni sempre scelti dopo un’accurata selezione fisica.

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