Addio a Gian Luigi Rondi, decano dei critici cinematografici

Addio a Gian Luigi Rondi, il critico cinematografico che diede vita ai David di Donatello, morto nella notte nella sua casa romana. Rondi era nato a Tirano, in provincia di Sondrio, il 10 dicembre del 1921. Decano dei critici cinematografici, aveva cominciato a muovere i primi passi nella professione nel 1946 scrivendo per ‘Il Tempo’ che l’anno successivo gli affidava la critica cinematografica, incarico ricoperto per tutta la vita. Nel 1949, per la prima volta, è membro della giuria della decima Mostra del Cinema di Venezia. Negli anni ’50 si dedica anche alla stesura di sceneggiature. Collabora con registi come Georg Wilhelm Pabst, Joseph L. Mankiewicz, René Clair, Jean Delannoy e Ladislao Vajda. Contribuisce, soprattutto, alla realizzazione di alcuni documentari di carattere storico e biografico e ne firma anche alcuni come regista. Intanto prosegue l’attività di critico e di saggista, quella di docente universitario insegnando storia del cinema italiano all’Università per Stranieri di Perugia e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e storia ed estetica del cinema alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Viene nominato, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, membro del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia, con durata quadriennale. Rondi viene inoltre nominato, il 3 marzo 2011 dal governo commissario straordinario della Siae, la Società Italiana Autori ed Editori ed è Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Legion d’Onore di Francia.

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