Ha lasciato l’India ed è rientrato in patria il diplomatico saudita accusato di aver stuprato due donne nepalesi che lavoravano come domestiche nella sua residenza a Nuova Delhi. Dopo essere riuscite a contattare una ong locale, le due donne di 30 e 50 anni sono state ‘salvate’ la settimana scorsa dalla polizia, alla quale hanno raccontato di essere state tenute segregate e di essere state violentate ripetutamente, anche da alcuni invitati nella residenza del diplomatico. Abbiamo saputo che il primo segretario dell’ambasciata saudita, Majed Hassan Ashoor, che è accusato di aver abusato di due domestiche nepalesi, ha lasciato l’India, ha comunicato il portavoce del ministero degli Esteri di Nuova Delhi, Vikas Swarup. Essendo un diplomatico è coperto dalle norme della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, che garantiscono l’immunità. L’Arabia Saudita ha nei giorni scorsi definito infondate tutte le accuse mosse ad Ashoor e ha respinto la richiesta di ritirargli l’immunità diplomatica, per consentirgli di essere interrogato dalla polizia. Intanto, le due donne hanno fatto rientro in Nepal, da dove le autorità continuano a chiedere che il diplomatico, se c’è stato un crimine, sia perseguito e punito.
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