Amatrice, 24 agosto 2016 (AP Photo/Gregorio Borgia)

Abusivismo e licenze facili: ad Amatrice è inagibile un edificio su due

Dopo una prima e sommaria mappatura degli edifici di Amatrice, i Vigili del fuoco sostengono che è “totalmente compromesso” uno stabile su due. Dopo la verifica bisognerà individuare la causa dei “crolli anomali” e mettere in sicurezza gli edifici.

Il disastro del 24 agosto ad Amatrice è stato ben fotografato nella relazione che i Vigili del fuoco hanno redatto sulla mappatura degli edifici di Amatrice. “Totalmente compromesso” uno stabile su due. Analoga situazione nei paesi vicini, con il rischio concreto che nei prossimi giorni i numeri possano addirittura essere più pesanti. Per questi motivi, l’indagine della Procura di Rieti si concentra sui criteri di costruzione, ma soprattutto sulle successive ristrutturazioni effettuate sui singoli edifici.E sulla stessa scia si sta muovendo anche la Procura di Ascoli Piceno.Nelle prossime ore i dati raccolti saranno consegnati ai magistrati competenti e si procederà alla messa in sicurezza degli edifici che rischiano il crollo.In essi vanno compresi anche 350 edifici di interesse storico e artistico: chiese,monumenti, biblioteche, pinacoteche ed uffici pubblici, dai quali bisognerà asportare quadri, sculture ed altri oggetti di valore.Un esercito di 1100 uomini, quello messo in campo dai Vigili del fuoco nell’area del terremoto, guidato dal Capo del Dipartimento Bruno Frattasi, che lavora in costante contatto con il comandante, Gioacchino Giorni. Ad essi si aggiungono tecnici e volontari giunti da ogni parte d’Italia, appena 40 minuti dopo la prima devastante scossa. Un’attività frenetica che si è subito concentrata sul controllo degli stabili e privati, non ancora crollati.Si servono di strumentazioni manuali, ma le informazioni vengono incrociate con quelle trasmesse dai droni che captano immagini ad alta risoluzione e consentono di fotografare anche i dettagli. E tutto questo contribuisce a dare le dimensione dell’immane tragedia, che all’altissimo numero delle vittime, somma la disperazione di chi ha perso tutto, cose materiali e familiari.Terminata la verifica bisognerà individuare le cause di quelli che sono stati definiti “crolli anomali”, dagli esperti del Dipartimento. Le modalità di interventi effettuati in tempi successivi alla loro costruzione. Molte case che si reggono su muri in pietra, sono sovrastate da locali in cemento armato: stanze, terrazzi, verande che con il loro peso hanno gravato sulle fondamenta, portando a crolli inevitabili.A questo punto l’obiettivo degli inquirenti sarà quello di individuare quella filiera tecnica e imprenditoriale che ha consentito questi interventi illegali e scellerati. Quindi verifica sui tecnici che hanno autorizzato e sulle ditte che hanno eseguito i lavori. Nel caso di edifici pubblici si dovrà verificare la regolarità degli appalti, per quelli privati l’attenzione si concentrerà sulla procedura seguita da chi doveva verificare che gli interventi effettuati fossero effettivamente quelli per cui si era ottenuta l’autorizzazione. In sostanza sull’attività dei pubblici funzionari, a partire dalle direttive imposte dai sindaci
Andrea Viscardi

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