È stata per un secolo l’ ossessione delle estreme destre e non si è mai sopita. Oggi sta riprendendo con forza e vigore. Il fatto è che la Grande Guerra ha insegnato agli europei a diffidare di ogni diversità all’ interno delle nazioni e ad eliminarla, al di là delle colpe dei singoli individui. Nazioni che si sono attrezzate per la guerra totale, perseguitate dal fantasma della diversità, dal nemico non solo esterno, ma soprattutto interno e per questo, la decisione di eliminare, ad ogni costo e con ogni mezzo, la minaccia. Il programma: prima di colpiscono gli stranieri, poi i propri cittadini, se originari di un altro Stato, o se la loro famiglia è immigrata di recente. Tutti delinquenti, spie, infidi. Alla fine tutti indesiderabili. Così avvenne nel Regno Unito a partire dal 1914, in Francia e infine in Italia, dove di li a pochi anni si arrivò all’ ascesa al potere di Benito Mussolini. Possiamo dire che si mise in campo, e lo stesso stanno tentando di fare adesso le estreme destre europee, un’ esperimento di ingegneria sociale. Ridefinire la cittadinanza, oggi, sta diventando la bandiera dei regimi autocratici. La caccia al diverso, rischia, in Europa, oggi come lo scorso secolo, di spianare la strada ai totalitarismi . A distanza di un secolo gli esponenti delle estreme destre mondiali, sembrano essere rimaste incollate al quel passato funesto, da dimenticare. Oggi si sente parlare di ‘ remmigrazione,’ da parte di alcuni gruppi di di destra filo nazisti, che si ispirano alla dottrina della ‘ Grande Sostituzione ‘. Il 17 maggio si sono riuniti in Lombardia nel ” Remmigration Summit”. Il loro leader xenofobo, l’ austriaco Martin Sellner, nel suo discorso ha esortato i governi a deportare gli immigrati non europei. Spalleggiato in Italia dall’ eurodeputato e vice segretario della Lega, gen. Vannacci, che ha incitato a ripristinare ordine sicurezza e sovranità, ‘ remmigrando’ chi “rifiuta i nostri valori”. Quindi secondo costoro, nell’ umanità non conta più l’ individuo, con i suoi meriti e i suoi errori, ma la categoria astratta di cui fa parte. Se aggiungiamo sangue e suolo al linguaggio sciovinista di queste destre eccoci al ritorno al passato, tra fascismo e nazismo.
Andrea Viscardi