A giudizio 14 presunti esponenti della famiglia mafiosa di Marsala-Petrosino

PALERMO. La Dda di Palermo ha chiesto il giudizio immediato per i 14 presunti mafiosi affiliati alla cosca di Marsala arrestati dai carabinieri lo scorso 10 maggio nell’operazione ‘Visir’.

E il 21 dicembre è stata fissata la orima idienza davanti il tribunale di Trapani. Questa attività investigativa consentì individuare i presunti vertici e gregari della ricostituita ‘famiglia’ mafiosa di Marsala-Petrosino.

In carcere sono finiti: Vito Vincenzo Rallo, 57 anni, pastore, già tre condanne definitive per mafia sulle spalle per una quindicina d’anni di carcere, il suo braccio destro Nicolò Sfraga, 51 anni, Calogero D’Antoni, di 35, Vincenzo e Alessandro D’Aguanno, padre e figlio, di 57 e 36 anni, Giuseppe Giovanni Gentile, di 43, Michele Giacalone, di 47, imprenditore edile, Massimo Salvatore Giglio, di 41, Simone Licari, di 58, Ignazio Lombardo, detto “il capitano”, di 46, nipote dell’anziano “uomo d’onore” Antonino Bonafede, Michele Lombardo, di 55, imprenditore, Aleandro Rallo, di 24, nipote del boss Vito Vincenzo, Andrea Antonino Alagna, di 37, e Fabrizio Vinci, di 47.

I reati contestati ai 14 arrestati sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e altri reati aggravati dalle finalità mafiose.

 

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