A 344 anni muore Alagba, tartaruga sacra e guaritrice

Ha “curato” il suo popolo per oltre tre secoli, raggiungendo il record di longevità. Viveva a Ogbomoso in Nigeria, era famosa e molto amata dai cittadini e dai pellegrini che le facevano visita ogni giorno per le sue presunte proprietà guaritrici che in tanti affermano avesseAbuja. Lutto a Ogbomoso, cittadina nel sud-est della Nigeria per la morte della tartaruga Alagba, considerata sacra e dagli spiccati poteri curativi, alla quale si rivolgevano il continuo pellegrinaggio malati accompagnati dai loro parenti, provenienti da ogni dove.
La tartaruga sacra della Nigeria si è spenta alla veneranda è incredibile età di 344 anni, a causa di una malattia che è durata pochi giorni.
Alagba ha raggiunto il record di longevità per le tartarughe: la sua specie, infatti, riesce ad arrivare intorno ai 150 anni. Viveva ed era accudita costantemente nella casa di Oba Oladunni Oyewumi, capo tradizionale della zonaUnanime e  profondamente sentito il cordoglio nella località nigeriana, dove sono accorse moltissime persone addolorate per la scomparsa della tartaruga sacra, che sostengono di essere stare guarite grazie ai suoi poteri benefici e stanno testimoniando la propria gratitudine. Numerose le testimonianze diffuse sulla stampa nazionale e internazionale. Alagba era particolarmente amata, famosa e venerata, per la sua sacralità e per i suoi poteri curativi la cui fama è giunta da diverso tempo anche all’Estero per quanto non fosse conosciuta da tutti.
Erano in molti a farle visita ogni giorno. Un vero esempio di turismo a scopo curativo e in tanti sono a sostenere che i suoi poteri siano stati determinanti per la guarigione da svariate malattie.
In particolare, gli anziani, affermano che la tartaruga fosse speciale e che per queste qualità eccezionali fosse stata trasferita, oltre più di tre secoli fa, nel palazzo di Isan Okumoyede, massimo esponente del posto e terzo governatore locale.
Il suo proprietario ha dichiarato ai rappresentanti degli organi di stampa che conserverà le sue spoglie nel palazzo per consentire a tutti i cittadini e ai turisti che lo vorranno, di poterle rendere omaggio. Già una lunghissima fila di visitatori si è presentata a bussare alla sua porta per vedere i resti di Alagba e rivolgerle comunque le richieste di aiuto per guarire i propri mali e placare gli affanni.
“Con la mia famiglia sono venuto a trovarti lo scorso sabato, senza sapere che la tua morte fosse vicina – ha ricordato alla Bbc il noto e seguito rappresentante Peace Sojay, che ha postato anche il commento sulla pagina Facebook in lingua Yoruba – Ringrazio Dio che ti ho vista prima di morire”.
Teresa Lucianelli

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