Il pullman perdeva pezzi in autostrada. Pm Cantelmo: “Ci sono indagati”. Martedì lutto nazionale

Un pellegrinaggio nei luoghi di Padre Pio che finisce in tragedia. Un bus vola giù da un viadotto della A16 a Monteforte Irpino, lungo la provinciale che porta a Taurano. Circa 48  le persone a bordo, 38  le vittime accertate secondo il prefetto di Avellino Umberto Guidato.  Parla invece di 39 morti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.  Dieci i feriti, tra cui 6 bambini di cui due gravi, come riferisce il direttore sanitario dell’ospedale Santo Bono di Napoli Carlo Maranelli. Si tratta di un  maschietto e una bambina entrambi di tre anni, “ricoverati in rianimazione”. La prognosi è riservata. Maranelli aggiunge poi che “gli altri tre piccoli feriti, due bambine di 10 e 4 anni e un bimbo di 10, hanno riportato diverse fratture ma non sono in pericolo di vita”. Grave anche un ragazzo del ’72 ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Così come una donna di 44 anni che si trova all’ospedale Moscati di Avellino: già operata nella notte, riporta anche lesioni vertebrali. All’ospedale di Avellino si trova anche la salma dell’autista del pullman che sarà sottoposto ad autopsia.

I soccorritori hanno lavorato tutta la notte per estrarre le vittime e i superstiti dalle lamiere contorte dell’autobus.  I corpi privi di vita sono stati ricoperti con lenzuola bianche, prima di essere trasportati nella palestra della scuola media di Monteforte Irpino, trasformata in una camera ardente dove sono già arrivati diversi familiari e amici.

Lutto nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha proclamato il lutto nazionale per l’incidente al bus in Irpinia. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.Il premier Enrico Letta parteciperà domani ai funerali delle 38 vittime del bus precipitato a Monteforte Irpino (Avellino), che si tengono a Pozzuoli a partire dalla 9.30.

La disperazione.  Drammatici i commenti di amici e parenti accorsi sul posto: “Erano amici che andavano in gita spesso, si conoscevano quasi tutti – racconta uno di loro. Avevano deciso di trascorrere un fine settimana a Telese Terme e poi un giorno a Pietralcina. Ad organizzare era sempre la stessa persona, Luciano Caiazzo, salumiere di Pozzuoli”.

Le cause. Non è ancora  possibile, allo stato, stabilire le cause dell’incidente, che dovranno essere chiarite dall’inchiesta della procura di Avellino. Alcuni testimoni hanno riferito ai soccorritori di aver visto l’autista del mezzo sterzare verso destra una volta resosi conto che sarebbe finito contro le auto incolonnate davanti a lui. Manovra, questa,

Avellino

che avrebbe portato il bus prima a strusciare per un centinaio di metri contro il guardrail fino a romperlo e precipitare nella scarpata. Altre voci, che non hanno trovato alcuna conferma ufficiale, parlano invece di una gomma esplosa e di un guasto ai freni. Spunta inoltre l’ipotesi della velocità elevata. Pare infatti che prima di abbattere il guardrail e  finire nella scarpata l’autobus precipitato ieri sera da un viadotto sulla A16 in Irpinia, viaggiasse ad velocita ‘di gran lunga superiore alla norma. La circostanza, secondo quanto si apprende, e’ stata riferita da diversi testimoni agli investigatori e confermata dai primi rilievi. Gli uomini della Polstrada dovranno ora accertare se la velocita’ elevata sia dipesa dall’autista o da un problema al mezzo.

viadotto

Domani i funerali a Monteruscello. Si svolgeranno domani al Palasport di Monteruscello, frazione di Pozzuoli, i funerali delle vittime della strage del bus avvenuta a Monteforte Irpino. La cerimonia comincerà intorno alle 9,30.  A confermarlo, Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli. Nel pomeriggio di oggi ci sarà il trasferimento delle salme.

 

guard rail

Aperta inchiesta omicidio colposo.  La procura di Avellino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e l’indagine sarà “a tutto campo”: gli accertamenti giudiziari saranno finalizzati a far luce non solo su eventuali responsabilità dell’autista, che è morto nell’incidente e sul corpo del quale sarà eseguita l’autopsia in giornata per stabilire se é stato vittima di un malore, ma anche sulle condizioni tecniche del pullman. Intanto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervistato da Sky Tg 24, arriva la conferma che il bus aveva superato la revisione nel marzo scorso. “Questa mattina ho fatto verificare, dalla direzione centrale trasporti, che il pullman avesse superato la revisione. Mi hanno confermato che il controllo è avvenuto nel marzo 2013 ed è stato superato. Era dunque un mezzo idoneo a circolare”, ha spiegato Lupi.

Pullman perdeva pezzi da un km.  Pezzi del pullman sono stati trovati a circa un km di distanza dal punto in cui è avvenuto l’incidente. Tale dato fa presupporre ì che il bus fosse già danneggiato mentre percorreva un tratto in forte discesa. E’ questo uno degli elementi riscontrati dal personale addetto alla viabilità nel corso della ricognizione notturna per valutare i danni all’infrastruttura. Sono state poi riscontrate abrasioni sulla barriera laterale a tratti tra il chilometro 33+400 e 33+200 (600-800 metri prima) e abrasioni sul muro di margine destro in calcestruzzo ed asportazione dei catadiottri tra il chilometro 33+200 e 33+020 (400-600 metri prima). A questo si aggiungono barriere spostate tra il chilometro 33+020 e 32+780 e new jersey di inizio viadotto spostati. Sulla base di questi elementi, si può ritenere, fatte salve le verifiche della Polizia Stradale e della Magistratura, che il pullman per problemi di sicurezza del  mezzo abbia tentato senza tuttavia riuscirci in modo apprezzabile, dal momento che i danni provocati sul viadotto alle auto e all’infrastruttura indicano un impatto a forte velocità contro la barriera. Inoltre, l’operatore che, circa un chilometro prima del punto d’impatto, segnalava rallentamenti sull’autostrada, riferisce di aver visto avvicinarsi il pullman a forte velocità, con la porta anteriore aperta o mancante, potenzialmente a causa di un precedente contatto con il margine destro dell’autostrada.

 Letta domani a Pozzuoli.  Domattina il premier Enrico Letta, si recherà a Pozzuoli, paese d’origine delle vittime della strage del bus, avvenuta a Monteforte Irpino. Letta prima di ripartire da Atene per Roma ha avuto un colloquio telefonico con il sindaco di della cittadina campana.

Procuratore Cantelmo: “Ipotesi strage colposa, ci sono indagati”.  “Ci sono degli indagati. Stiamo lavorando per far luce su questa tragedia”. E’ quanto ha dichiarato Rosario Cantelmo, capo della Procura di Avellino, durante il suo intervento alla scuola ‘Aurigemma’ di Monteforte Irpino, dove è stata allestita la camera ardente per 35 delle 38 vittime per la strage di ieri sera sulla A16. Cantelmo ha inoltre aggiunto che tra le ipotesi al vaglio egli inquirenti, c’è quella di strage colposa.

Il procuratore di Avellino ha anche precisato che il pullman non era “obsoleto” e che non ha fissato ancora la data per l’autopsia sulle salme, vietandone anche la cremazione che alcuni parenti di deceduti avevano chiesto.

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