Luigi Sbarra, ex leader Cisl, sottosegretario al Sud

Luigi Sbarra, 65 anni, lo scorso 12 aprile ha lasciato la guida della Cisl per sopraggiunti termini di età, indicando nel ruolo di segretario generale Daniela Fumarola, poi confermata dal consiglio generale del sindacato. La sua segreteria è stata sempre contrassegnata da un’impostazione dialogante, non ideologica e centrata sul merito delle proposte, in controtendenza con la linea scelta da Cgil e Uil. Il risultato è stato quello di fare della Cisl, pur nel pieno rispetto della propria indipendenza, un soggetto attivo e propositivo nella ricerca di soluzioni all’altezza delle sfide poste al mercato del lavoro, soprattutto nell’attuale difficile congiuntura internazionale.

Durante la sua segreteria ha sempre mantenuto il sindacato sul confronto di merito. A lui si deve il lancio della campagna per la legge sulla partecipazione, di recente approvata dal Parlamento.

Luigi Sbarra, è stato indicato dal premier Giorgia Meloni come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud. Il premier, secondo quanto trapelato da fonti di governo, ha condiviso con il Cdm l’intenzione di proporre la nomina al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sbarra, che ha giurato  a Palazzo Chigi, entra nella compagine di governo come indipendente. La delega al Sud è attualmente in capo alla stessa premier, che l’ha mantenuta quando Raffaele Fitto ha lasciato il governo per andare a ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea.

“È per me un onore servire le Istituzioni”, ha detto Sbarra ringraziando la premier per la fiducia accordata. “Il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno. Negli ultimi anni, grazie all’azione del governo Meloni, il Sud ha conosciuto significativi segnali di ripresa economica, sociale e occupazionale. È ora fondamentale consolidare questa traiettoria, colmando i divari storici e valorizzando le opportunità disponibili. A partire dalle risorse del Pnrr, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall’attuazione della Zes Unica”. Le priorità – ha aggiunto il neosottosegretario – restano il rilancio degli investimenti pubblici e privati, il potenziamento delle infrastrutture, della sanità, delle Pmi, della legalità, della formazione e dell’istruzione.

A Sbarra si deve, inoltre, il lancio della campagna per la partecipazione dei lavoratori alla gestione e all’utile delle impresa, poi diventata proposta di legge di iniziativa popolare e infine testo base della storica legge di recente approvata in Parlamento.

Sposato, due figli, dipendente dell’Anas, Sbarra è nato a Pazzano, un piccolo comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria. Il suo impegnato nel sindacato è iniziato, dopo gli studi da geometra, molto presto e sul territorio, al fianco dei braccianti agricoli e poi per altre categorie del territorio calabrese. Tra le battaglie più significative, le mobilitazioni dei lavoratori per il Patto Territoriale della Locride e per il Contratto d’Area di Gioia Tauro, l’Accordo per la flessibilità nel Porto di Gioia Tauro e le intese per la difesa delle aree industriali di Reggio Calabria e delle Saline Ioniche. In questi anni si occupa anche di Pmi e lotta alle infiltrazioni della criminalità nel tessuto produttivo.

A Roma approda nel 2009, come membro della segreteria confederale nazionale, occupandosi in particolare di industria, terziario, trasporti, contrattazione e rappresentanza. Il 28 marzo 2018 su indicazione di Annamaria Furlan è eletto dal consiglio generale Segretario generale aggiunto della Cisl nazionale, impostando negli anni il suo sindacato su quella linea di confronto sui contenuti che ha caratterizzato la contrattazione non solo con il governo Meloni, ma anche con i precedenti Conte e Draghi.

Negli anni della sua segreteria, la Cisl ha assunto posizioni più morbide rispetto a Cgil e Uil, sia in relazione alle misure dei governi Conte e Draghi sia a quello di Meloni. Una divisione che ha portato spesso a scontri e alla divisione sullo sciopero generale contro la manovra 2025 sostenuto solo da Cgil e Uil.

Giuseppe Lavia, neosegretario regionale del sindacato, esplicita la “grande soddisfazione per tutta la Cisl calabrese” per la nomina di Sbarra nella convinzione che “saprà mettere al servizio del Paese la sua competenza e la sua determinazione” contribuendo in modo decisivo ad affrontare al meglio “i temi centrali dello sviluppo del Mezzogiorno e di una regione, la Calabria, che deve superare i divari sociali ed economico-occupazionali che ancora la caratterizzano rispetto ad altre aree del Paese”.

Wanda Ferro, sottosegretario all’Interno oltre che coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, sottolinea d’aver “sempre apprezzato la capacità di Sbarra di portare con sé i valori profondi della nostra terra, fatta di dignità, lavoro e riscatto sociale” e che il neosottosegretario ha “sempre dimostrato grande senso di responsabilità, capacità di confronto costruttivo e uno spirito di proposta che ha portato a traguardi importanti, come la legge sulla partecipazione”.

Il Governatore calabrese e vicesegretario nazionale di Forza Italia Roberto Occhiuto, nel congratularsi con Luigi Sbarra per l’importante compito al quale è chiamato, ne mette in rilievo “la lunga esperienza e l’indiscussa capacità di saper tenere insieme la forza della rappresentanza e del dialogo istituzionale con visione e concretezza”, rimarcando che Sbarra, “calabrese doc”, sarà senz’altro l’uomo giusto per “contribuire a qualificare e rilanciare solide politiche di sviluppo territoriale nel Mezzogiorno”.

Circa Redazione

Riprova

Riforma Ue sulle politiche di coesione, Irto (Pd) interroga il governo e accusa: “Con il silenzio di Meloni e sodali, il Mezzogiorno continuerà a spopolarsi e a perdere la speranza”

Il senatore Nicola Irto ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri per gli Affari europei e …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com