Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona dalloro sulla Tomba del Milite Ignoto nella ricorrenza del Giorno dellUnità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, oggi 4 novembre 2019. ANSA/Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica/EDITORIAL USE ONLY NO SALES

4 novembre: Mattarella depone corona all’Altare della patria per la giornata delle Forze armate

Le celebrazioni del 4 novembre devono fare i conti con l’ondata di maltempo che sta interessando l’Italia. Quasi tutti i Comuni hanno però deciso di non annullare o modificare il programma prefissato per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 2019.

L’Italia festeggia nella giornata del 4 novembre la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La festa affonda le sue origini nel 1919, quando fu istituita celebrazione per celebrare la vittoria nella Prima Guerra Mondiale. Si iniziò così a festeggiare il completamento dell’Unità Nazionale. Dal 1922 il 4 novembre divenne il giorno dell’Anniversario della Vittoria, un significato durato solo nel corso dell’epoca del regime Fascista. Al termine della Seconda Guerra Mondiale infatti i festeggiamenti del 4 novembre tornarono ad assumere il loro significato originario.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella  ha deposto una corona d’alloro all’Altare della patria in occasione della celebrazione del 4 novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.

Il capo dello Stato era accompagnato dal premier Giuseppe Conte, dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli.

Presenti anche i capi delle tre forze forze armate. Al termine della cerimonia le Frecce tricolori hanno sorvolato piazza Venezia.

Oggi 4 Novembre – scrive il capo dello Stato in un messaggio al ministro Guerini per l’occasione – celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in questo 2019, anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della Patria. Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 Novembre come Giornata dell’Unità Nazionale. Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale.

Ricorrono altresì – prosegue il Capo dello Stato – 20 anni dalla legge che apriva alle cittadine italiane l’arruolamento nelle Forze Armate, con un contributo positivo alle capacità del Paese in materia di difesa. Le gesta e l’esempio che hanno contraddistinto il comportamento di tanti militari nelle vicende che hanno accompagnato nei decenni lo sviluppo dell’Italia, ispirano ancora oggi il personale delle Forze Armate, al quale va la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale. Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo.

In un mondo – sottolinea ancora – attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero. Si tratta di un impegno gravoso che risponde alle responsabilità assunte dalla Repubblica a tutela della pace nel contesto internazionale, in particolare dell’alleanza alla quale abbiamo liberamente scelto di contribuire, il Trattato dell’Atlantico del Nord, e nell’Unione Europea. Un ruolo riconosciuto ed apprezzato, ad iniziare dai Paesi amici ai quali forniamo supporto nell’affermazione della loro indipendenza, nel consolidamento di relazioni internazionali rispettose della legalità e dei diritti di ciascuno. I traguardi raggiunti ci consentono di guardare al futuro con fiducia, consapevoli, tuttavia, dei rischi e delle sfide portate tuttora alla pacifica convivenza. In questo giorno in cui celebriamo l’Unità Nazionale e festeggiamo le Forze Armate, desidero trasmettere il più vivo apprezzamento del Paese per la professionalità e le qualità umane espresse dai militari e dai dipendenti civili della difesa nella loro attività. Ad essi e alle loro famiglie rivolgo l’augurio più cordiale. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica.

 

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