Matteo Renzi sogna di diventare ‘Segretario Generale della Nato’


Fino a qualche giorno fa si ipotizzava per Matteo Renzi un ruolo di primo piano nel governo Draghi.  Oggi sul leader di Italia Viva si pensa che Renzi avesse come obiettivo da raggiungere un ruolo di assoluto prestigio: quella di segretario generale della Nato nel 2022. Dopo aver rovesciato il tavolo del governo Conte è tornato sulla ribalta mediatica con interviste concesse a più riprese ai principali  quotidiani internazionali: dal Financial Times al New York Times. Come racconta il Corriere della Sera Renzi ipotizza per se stesso la poltrona di segretario generale della Nato nel 2022.

Al New York Times ricostruendo il suo ruolo nella crisi di governo da lui stesso innescata, dichiara: ‘L’unico modo nel mezzo della pandemia era chiamare il miglior giocatore. L’Italia è tornata. Se guardate ai mercati finanziari, ai leader internazionali, la fiducia dei nostri cittadini, è un miracolo’. Poi a Le Monde: ‘Da italiano Draghi ha salvato l’euro. Da europeo salverà l’Italia’. A El Paìs: «Tutti sapevano che Draghi era migliore di Conte. Ma nessuno ha avuto il coraggio…’.

Al quotidiano newyorchese, ricostruendo passaggi e fini della crisi di governo riassume lo status quo in questi termini: ‘È stata l’operazione più complessa di tutta la mia carriera politica. Ho fatto tutto da solo, con il 3 per cento!’.

Renzi punta a ricoprire un incarico prestigioso all’estero. Come ricorda il sito di Today.it: ‘Le indiscrezioni su una possibile candidatura dell’ex premier alla guida dell’Alleanza Atlantica si rincorrono non certo i da oggi, bensì da mesi. Le certezze al momento sono poche. La prima è che Renzi non ha alcun ruolo nel nuovo governo. La seconda, che riprenderà la sua attività di conferenziere all’estero. Nei sondaggi il partito arranca e non supera, secondo praticamente tutti gli istituti, il 3 per cento. E anche nelle classifiche dei leader politici più apprezzati dagli italiani, il senatore non è mai nelle prime posizioni.

Il mandato di Jens Stoltemberg scade l’anno prossimo. Renzi, all’epoca, debuttò in veste di primo ministro, favorendo l’elezione del candidato norvegese tanto caro a Obama e alla Merkel. Oggi, a distanza di 7 anni, Renzi sarebbe pronto a riscattare quel credito. E a rivendicarne per sé la nomina.

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