Coronabond e Gentiloni: “Serve un piano comune”

I coronabond continuano a far discutere a livello europeo. In un’intervista ai microfoni del Tg5 il commissario Gentiloni ha richiamato ad una responsabilità di tutti i Paesi per superare questa emergenza. “Serve un piano comune – ha detto l’ex premier – altrimenti nessun Paese riuscirà ad uscire da questa terribile crisi. I Governi devono trovare un accordo e la Commissione farà di tutto perché questo accordo arrivi e per trovare i mezzi idonei per finanziarlo. La parola chiave è solidarietà. Serve un piano comune per la rinascita dell’Europa“.

Le parole di Gentiloni arrivano al termine di un sabato ricco di tensione tra Italia e la Commissione Ue. In particolare al premier Conte e al ministro Gualtieri non sono piaciute le parole della presidente von der Leyen che ha ‘parafrasato’ i coronabond come “uno slogan“. La chiamata in serata tra i due leader è servita a chiarire un po’ la situazione anche se la tensione resta alta. Germania e Olanda, infatti, non hanno nessuna intenzione di fare passi indietro sulla vicenda confermando il proprio no sui coronabond.

 La partita sui coronabond, però, non è ancora chiusa. Il pressing del premier Conte nei prossimi giorni potrebbe aumentare nei confronti degli Stati che non sono pienamente convinti da queste misure per rilanciare l’economia europea ma anche mondiale. La discussione andrà avanti con due settimane di tempo per cercare di trovare un accordo definitivo. La negoziazione, però, rischia di chiedere ancora più giorni visto che fino ad ora nessuno sembra intenzione a fare un passo indietro.

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