2024, l’anno più tragico per le migrazioni: un grido che interpella tutti
Redazione
24 Marzo 2025
Politica
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I dati diffusi dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ci sconvolgono e ci interpellano profondamente: il 2024 è già l’anno con più morti mai registrate lungo le rotte migratorie, con almeno 8.938 persone che hanno perso la vita inseguendo un futuro migliore. |
“Ogni numero rappresenta una vita spezzata, una storia interrotta, una famiglia distrutta. Di fronte a questa tragedia senza precedenti, non possiamo restare indifferenti. È necessario che le istituzioni internazionali e i governi si assumano la responsabilità di garantire vie sicure e legali per chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni” afferma Agostino Sella. |
Come Don Bosco 2000 continuiamo ogni giorno ad accogliere, integrare e proteggere chi arriva sulle nostre coste, ma serve un impegno collettivo. |
C’è bisogno di interventi strutturali e immediati per fermare questa strage silenziosa. Non possiamo più accettare che il Mediterraneo e le altre rotte migratorie si trasformino in cimiteri a cielo aperto. |
In un recente documento, Dignitas Infinita, si legge: “I migranti sono tra le prime vittime delle molteplici forme di povertà. Non solo la loro dignità viene negata nei loro Paesi, quanto la loro stessa vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi.Una volta poi che sono arrivati in Paesi che dovrebbero essere in grado di accoglierli, «vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona […] Non si dirà mai che non sono umani, però in pratica, con le decisioni e il modo di trattarli, si manifesta che li si considera di minor valore, meno importanti, meno umani»” a noi spetta il compito di cambiare questo modo di vedere il fenomeno. |