Il Parco sommerso di Gaiola è stata dichiarata l’area marina protetta più bella d’Italia. È il risultato di un contest indetto da Asdomar sui social che ha premiato l’isola del Golfo di Napoli, in Campania, sbaragliando la concorrenza altre 29 aree marine italiane.

 L‘area marina, di fronte a Posillipo, si estende dal suggestivo borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi. Si tratta di un vero e proprio paradiso aperto solo a pochi: infatti l’ingresso limitato a non più di cento persone alla volta e vi si accede lasciando il proprio documento all’ingresso del parco.

Il Parco Sommerso di Gaiola deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo.

I costoni rocciosi e le alte falesie di tufo giallo napoletano, rimodellate dal mare e dal vento, ricoperte dai colori della macchia mediterranea, regalano scorci di rara bellezza che, da sempre, hanno incantato i popoli che qui si sono succeduti.

Grazie alla vicinanza alla terraferma e alla bassa profondità, è facilmente visitabile seguendo percorsi guidati facendo snorkeling.

La favorevole circolazione delle correnti marine ha permesso l’insediamento, in pochi ettari di mare, di una ricca e variegata comunità di animali e vegetali che riempie di vita e di colori i fondali marini del parco.

Tra i cunicoli sommersi, le chiuse e le nicchie si possono incontrare numerosi invertebrati e pesci colorati, come le stelle marine, i cetrioli e pomodori di mare ma anche specie rare come le orecchie di venere, i nudibranchi e gli spirografi.

Negli anfratti più bui, ricoperti da spugne policrome e alghe rosse, si nascondono i re di triglia, piccoli pesci rossi con occhi molto grandi che abbandonano la loro tana soltanto di notte.

Il Parco Sommerso di Gaiola oggi è un importante sito di Ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli.

Misteriosa e bellissima, l’isola Gaiola è salita alle cronache di recente per essere stata cantata da Liberato in una canzone. Il producer napoletano – di cui nessuno conosce l’identità – ha voluto intitolare la canzone ‘Gaiola portafortuna’ in riferimento a una maledizione che pare aleggi su questo luogo.

Secondo gli abitanti di Napoli, infatti, l’isola sarebbe avvolta da un maleficio: tutti coloro che hanno posseduto la Gaiola sono morti o hanno avuto sfortuna. Non è così per il parco marino, che è una vera bellezza.