Un’inchiesta che fa tremare il sistema politico economico italiano che i grandi media nostrani stanno ignorando
C’è un’inchiesta importante in Serbia che potrebbe destabilizzare il sistema politico economico italiano ma che i media nostrani sembrerebbero voler ignorare. Progetto Italia News ha già raccontato varie puntate dell’inchiesta.
Una bomba che potrebbe destabilizzare il mondo finanziario italiano e non solo. La notizia parte dalla Serbia: noti avvocati romani gestori di introiti provenienti da attività illecite di associazioni mafiose che spostano i fondi e li riposizionano utilizzando il sistema finanziario Serbo e non solo.
E Roma, a quanto pare, è il centro di tutte le attività finanziare losche, dove si ritrovano nomi di importanti professionisti che vivono nell’ombra, a lavoro per smistare e rimettere in circolazione beni, monetari e immobili, sembrerebbe anche della storica e ancora attuale Banda Della Magliana. Ma, oltre l’Italia e la Serbia, i paesi coinvolti sono anche l’Iraq e la Libia come abbiamo già raccontato.
Uomo perno dell’inchiesta è un sedicente ingegnere di nome F. F. che ha trovato in Libia, tra i suoi amici sparsi nel mondo, una sua vecchia conoscenza, il dottor Kaled. Uomo di alta finanza, ma senza un euro in tasca, che negli anni ’80 trafugò dei certificati aurei di proprietà del dittatore Sucarno e gestiti da un altro dittatore, Ronggolawe. Questi certificati rappresentano la più grande ricchezza aurea del mondo, divisi in tanti certificati che si dice siano su pergamena di pelle umana per evitare che siano copiati.
Nel corso delle Indagini sono emersi nomi di noti Studi e Legali Romani collegati a società e conti correnti aperti tramite l’appoggio di legali serbi.
Tutte notizie confermate da fonti interne del Viminale che Progetto Italia News per tutelare la loro incolumità non può rivelare.