epa05962688 A South Korean man watches a television displaying news broadcasts reporting on North Korea's recent ballistic missile launch, at a station in Seoul, South Korea, 14 May 2017. North Korea launched a ballistic missile earlier in the day on 14 May that flew some 700km, its first military provocation since South Korean President Moon Jae-in took office on 10 May. Moon called the launch a clear violation of UN Security Council resolutions and said he will deal resolutely against such provocations while leaving the door open for dialogue. EPA/JEON HEON-KYUN

Tensione nel mar del Giappone, Nordcorea lancia nuovo missile

Non c’è apertura al dialogo da parte di Kim Jong-un: fonti militari sudcoreane hanno reso noto che la Corea del Nord ha lanciato un missile non identificato, che potrebbe essere balistico, da una regione vicino alla costa occidentale. Lo riporta la Bbc.

Anche l’agenzia sudcoreana Yonhap riferisce che il missile lanciato potrebbe essere balistico, ma la natura del lancio non è ancora è stata determinata. Di certo c’è che, se confermato, il lancio oltre a rappresentare una ennesima sfida agli Usa e all’Occidente, e al sempre piu riluttante alleato cinese,   che a Pechino sta ospitando in queste ore 28 capi di Stato per il lancio del suo progetto sulla nuova ‘strada della seta’ (one belt one road), sarebbe anche una sfida all’appena eletto presidente sudcoreano, Moo Jae-in, più morbido nei confronti di Pyongyang, rispetto ai suoi predecessori.

 Pyongyang aveva effettuato il precedente test missilistico,  fallito,   il 28 aprile ed un altro il 16 aprile, sempre finito male, proprio mentre il vicepresidente Usa, Mike Pence era a Seul.

Il lancio, riferiscono fonti del Pentagono citate dalla Nbc, sarebbe avvenuto alle 6,30 del mattino ora di Seul (le 23,30 ora italiana). Sia il Pentagono che i vertici militari sudcoreani stanno cercando di accertare sia natura del vettore (secondo alcuni fonti potrebbe esere un missili Irbm, a raggio intermedio) sia se a differenza dei due effettuati ad aprile, sia riuscito o sia fallito come i precedenti. Il capo di gabinetto del governo giapponese, Yoshihide Suga ha condannato la provocazione, l’ennesima da parte del dittatore Kim Jong-un.

Proprio due giorni fa  Choe Son-hui, direttore del ministero degli Esteri nordcoreano responsabile per agli affari americani aveva detto che Pyongyang sarebbe stata pronta ‘a dialogare con Washington, sotto le giuste condizioni‘. Stesso discorso fatto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che qualche settimana fa aveva affermato che sarebbe stato onorato di incontrare ‘a certe condizioni’ il leader nordcoreano Kim Jong-un.

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha condannato la mossa di Pyongyang, definendola ‘assolutamente inaccettabile’. I ripetuti test missilistici da parte della Nordcorea hanno rappresentato una grave minaccia per il nostro Paese e una chiara violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, ha quindi aggiunto.

Intanto, un portavoce del governo ha fatto sapere che il razzo è volato per 30 minuti percorrendo circa 800 chilometri prima di atterrare nel mare del Giappone, 400 chilometri a est della Corea del Nord. L’agenzia di stampa Kyodo ha invece reso noto che il vettore ha raggiunto un’altezza massima di 1.000 chilometri e che il governo giapponese sta cercando di capire se per il test Pyongyang abbia utilizzato un nuovo tipo di missile.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump non crede che la Russia sia contenta dopo il recente lancio di un missile da parte della Corea del Nord. Lo riferisce una nota della Casa Bianca. ‘Con un missile che colpisce un punto così vicino al territorio russo, più vicino, infatti, alla Russia che al Giappone, il presidente non può immaginare che la Russia sia contenta’, si legge nella nota.

La Corea del Nord è una minaccia palese da troppo tempo, aggiunge il comunicato, spiegando che gli Stati Uniti mantengono il proprio impegno ferreo al fianco dei loro alleati nell’affrontare la minaccia della Corea del Nord. Che questa ultima provocazione serva come un invito a tutti i Paesi ad applicare sanzioni molto più forti contro la Corea del Nord, conclude la nota.

Da Pechino Cina e Russia hanno fatto sapere di cercare una soluzione politica sulla Corea del Nord. Il presidente Xi Jinping che ha incontrato il capo del Cremlino Vladimir Putin a margine del ‘Belt and Road Forum for International Cooperation’ ha detto che i due Paesi hanno sempre svolto, un “ruolo di equilibrio” per stabilità della pace regionale e globale.

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