“L’Isis è una minaccia terroristica, non espressione di una religione. Quando sono stato ad Erbil ho visto che è in corso un genocidio”, così il premier Matteo Renzi, nel suo intervento all’Onu, assicura”il sostegno italiano, nel rispetto della Carta Onu e delle prerogative del Parlamento, all’iniziativa della coalizione”. La crisi della Libia “deve rivestire priorità altissima per le proprie ripercussioni vaste e gravi nell’area”, è dunque l’appello che Renzi lancia invitando “a non sottovalutare questo focolaio che rischia di segnare il punto di non ritorno nel crinale della violenza” ed a sostenere “con determinazione l’avvio di un processo di riconciliazione nazionale, inclusivo e consensuale”. La Palestina ha diritto alla patria, ed Israele ha il dovere di esistere, così affronta poi il conflitto in Medio Oriente, garantendo che “non ci stancheremo mai di lavorare per costruire la ‘pace di Abramo’”.