Vito Crimi e il ‘complotto’ dei piedini sporchi

“Leggete, prima di ridere”. E mai avvertenza fu più controproducente per Vito Crimi. La pagina Facebook del senatore del Movimento 5 Stelle, infatti, è ormai da ieri pomeriggio il bersaglio preferito di centinaia e centinaia di commentatori impegnati nella nobile arte dello sfottò e del ‘trolling’ da social. Il motivo? La pubblicazione di un post,  una lettera di un amico bresciano di Crimi,  incentrato su un presunto complotto ai danni dell’ambiente, corredato da ben due ‘prove’ fotografiche: i piedini sporchi di polvere del figlioletto dell’uomo residente a Ghedi, vittima inconsapevole di una normale camminata da scalzo in giro per casa. Dopo le vacanze al mare siamo ritornati a casa a Ghedi. Premetto, spiega nella lettera l’anonimo bresciano,  che prima di andare via la casa era in perfetto ordine.  Come è normale tutti gli scuri erano chiusi ma dietro qualcuno di essi qualche porta è rimasta socchiusa per favorire un minimo di ricambio dell’aria di casa”. Fin qui nulla di strano, sembrerebbe. Ma poi ecco arrivare l’allarme: “Ebbene dopo due settimane ecco quello che si è depositato sul pavimento di casa e raccolto dai piedini di mio figlio. Quello che mi spaventa è che non si tratta della normale polvere. E’ una polvere nera e sottile, più fine della fuliggine. Sembrano i piedi di uno spazzacamino. Peccato che questa volta le polveri sono contenute nell’aria che respiriamo e che finisce nei nostri polmoni. Cosa possiamo fare? Innanzitutto capire se e come deve essere monitorata la qualità dell’aria. Cosa si misura, con quale frequenza, quali sono i valori di soglia e se i dati debbano essere pubblici oppure no. Il mio sogno, per tutelare la salute dei nostri cari sarebbe quello di indire un concorso pubblico di idee in cui vengano presentati progetti di dispositivi basati sull’utilizzo di materiale a basso costo (Raspberry/Arduino/sensori) che possa pubblicare in autonomia i dati raccolti 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Soprattutto che questi dispositivi possano essere collegati e monitorati mediante una piattaforma online accessibile da tutti. Davanti a tanta polvere Crimi non è di certo rimasto a guardare, e ha quindi deciso di farsi portavoce del problema pubblicando interamente la lettera sulla sua pagina personale. Ma la rete, si sa, non perdona: accusato più volte di essere un ‘complottaro’, Crimi da qualche ora sta pagando le conseguenze dell’ennesimo post ritenuto inutilmente ‘allarmista’ dagli utenti del social. Con risultati esilaranti: “Dopo due settimane…forse è ora di lavarlo il pavimento, meno complotti”, “Secondo me c’è lo zampino della lobby dei robottini aspirapolvere automatici”, “Ti consiglio il prodotto Winnies: toglie ogni traccia di inquinamento e lascia un buon odore. Però nun è che una volta lavato il pavimento hai risolto per sempre: dopo 2-3 giorni devi lavare di nuovo”, “Per i piedi avrei una soluzione. Si chiama acqua, esce da tubi mediante rubinetti che però purtroppo sono controllati dal governo. Magari cerca un torrente o aspetta che piova”, “Pazzesco!! Onorevole Crimi, se qualche amico le scrive che i piedi dei figli girando scalzi si sporcano di polvere bianca, ci dia l’indirizzo che andiamo a fare un bel festino”, “Onorevole Crimi, ma DAVVERO lei è un SENATORE della Repubblica Italiana? A volte penso che avesse davvero ragione Caligola!”, “Attenzione anche alla congiura degli spigoli dei mobili!! Se la prendono sopratutto con i mignoli dei piedi. Infami spigoli!! E nessuno lo diciee!!!123stella!!1”.

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