Unioni civili, M5S: “Voteremo compatti il ddl Cirinnà”. Alfano: “Pd e M5S insieme è traumatico”.

ROMA. Il Movimento 5 stelle voterà compatto il ddl Cirinnà sulle unioni civili, mentre uno scioccato Alfano commenta che un voto congiunto tra Pd e i grillini sarebbe uno fatto “traumatico” che non fa bene per l’Italia. Dunque, a otto giorni dal voto il senatore pentastellato, Alberto Airola, ribadisce all’Adnkronos che “voteremo compatti”  il decreto sulle unioni civili, ma “sia ben chiaro che impoverito non lo votiamo”, aggiunge. “Zanda fa pressioni su di noi – spiega poi – evidentemente hanno grossi problemi al loro interno”. “Non si può scendere oltre un minimo livello di garanzie dei diritti tra di noi del M5S abbiamo chiarito le questioni e non ci sono sorprese. E si capisce dal fatto che non abbiamo emendato il testo”.

Oggi pomeriggio si terrà infatti una riunione informale di tutti i capigruppo del Senato, voluta proprio da Luigi Zanda del Pd, per fare il punto sulla gestione dell’aula sul ddl Cirinnà, su come affrontare nel merito il provvedimento e limitare l’ostruzionismo tenendo conto della delicatezza della legge, del fatto che manca il relatore e che tutti i gruppi hanno lasciato libertà di coscienza. Il ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, ospite su La7 a ‘L’Aria che tira’, ha invece dichiarato che un sì alla legge sulle unioni civili con i voti di Pd e Movimento 5 stelle “sarebbe un fatto negativo e traumatico. Non credo che minacciare ad otto giorni dal voto la crisi, conoscendo anche le dinamiche parlamentari, sarebbe una mossa intelligente ed astuta”.

Alfano ha poi ribadito che Ncd non “minaccia la crisi,”, ma che “diciamo semplicemente che votare insieme ai Cinquestelle è un fatto traumatico e grave, che se il Partito democratico lo risparmia fa meglio non solo per me o per Renzi, fa meglio per l’Italia”. E attacca Renzi: “se tu butti in mezzo il governo fai un errore che neanche la grande Democrazia cristiana fece”.

“Penso che sette giorni – ha detto ancora Alfano – siano un tempo sufficiente perché un grande partito che governa il Paese si faccia bene i conti e dica: io non voglio dividere il Paese, non sulle unioni civili, sulle quali lo unirebbe, ma sulleadozioni. Allora togliamo questo tema così divisivo, specifichiamo che il matrimonio è una roba e questa è un’altra roba”.

Se ciò non dovesse accadere, ha sottolineato il leader del Nuovo centrodestra, “votiamo in modo plateale contro, perché non c’è nessun patto di programma e non c’è nessun vincolo di maggioranza su questo argomento. In quel caso voteremmo contro l’intera legge, sia che sia a scrutinio palese, che sia a scrutinio segreto, dimostrando coerenza”.

Circa Alessandro Moschini

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