Un nuovo immunoterapico per i tumori più difficili

Pembrolizumab, anticorpo anti-PD-1 di MSD, ha ottenuto ottimi risultati nel trattamento di tre forme tumorali particolarmente aggressive e con limitate opzioni terapeutiche: il melanoma in fase avanzata, il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) e il mesotelioma. I dati relativi all’efficacia di pembrolizumab sono stati presentati nel corso del meeting annuale dell’American Association for Cancer Research. Nel dettaglio, nello studio di fase 3 KEYNOTE-006 pubblicato sul New England Journal of Medicine, pembrolizumab si è dimostrato superiore all’attuale standard di cura (ipilimumab) in termini di sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione della malattia e tasso di risposta complessivo. Risultati che hanno indotto l’azienda ad annunciare la conclusione anticipata dello studio e la presentazione della domanda di approvazione del farmaco all’Fda per il trattamento di prima linea del melanoma avanzato.Nel trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule, per cui il farmaco aveva ottenuto dall’Fda la designazione di Breakthrough Therapy nell’ottobre del 2014, secondo i dati dello studio KEYNOTE-001, pembrolizumab ha ottenuto una risposta duratura sia tra i pazienti naive che tra quelli precedentemente trattati. Infine, nel caso del mesotelioma pleurico, una delle forme di tumore per le quali oggi non esistono opzioni terapeutiche efficaci, i dati dello studio KEYNOTE-028 hanno dimostrato che pembrolizumab ha ottenuto un tasso di risposta complessivo del 28%. Nel 48% dei pazienti la malattia si è stabilizzata, determinando un tasso di risposta del 76%.

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