Terremoto Nepal, nuova scossa con altra valanga sull’Everest

Una grande valanga ha colpito nuovamente il campo base sull’Everest alle ore 9.00 italiane. Numerosi elicotteri stanno evacuando un centinaio di persone dal campo base e dal campo 1 e 2, posti a quota più alta. Lo riferisce Pietro Coerezza responsabile della comunicazione dell’associazione EvK2 Cnr. Un enorme blocco di ghiaccio si è staccato cadendo per 800 metri e finendo sull’area del campo base. Immediatamente è stata data disposizione di spostare chiunque fosse nella zona, dal campo base ai campi 1 e 2 più in alto, un centinaio di persone in tutto, ha riferito un tecnico nepalese che lavora nella piramide dell’associazione EvK2 Cnr, Dorje Sherpa, che ha assistito all’ultimo evento di questa mattina. La maggior parte delle tende al campo base sono distrutte, ha detto il tecnico, la forza del crollo della frana di ghiaccio è stata grande anche a causa dalla caduta contemporanea di alcune rocce. I feriti e le vittime già ieri sono stati spostati dalla zona nel villaggio di Periche. Non è stato possibile spostarli più a valle a causa del brutto tempo. Il bilancio delle vittime del terremoto ha superato i 2000 morti ed è stata una notte di paura a Kathmandu per i sopravvissuti. “Ci sono state diverse scosse di assestamento, una notte orribile. Molte persone hanno dormito nelle loro auto o per strada”, racconta Chris Decker, funzionario dell’Undp in Nepal, che ha passato la notte in macchina con la famiglia, compresi i due figli piccoli. L’Onu lancia l’allarme e sono circa 6,6 milioni le persone colpite dal sisma secondo l’ufficio dell’Onu a Kathmandu. “Siamo pronti ad assistere il governo del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia”, ha detto il coordinatore Jamie McGoldrick  “Siamo vivi per miracolo”, dice una coppia di italiani, Roberto Spiritelli e Marusca Cordini, che ieri sono scampati alla scossa. Abbiamo visto i templi e il palazzo reale di Durbar Square afflosciarsi davanti ai nostri occhi come tasselli di un domino”. I coniugi, che abitano sul Lago di Garda, sono in attesa di trovare un volo per ritornare in Italia. “Eravamo appena arrivati per una vacanza che avevamo da tempo programmato e non abbiamo più voglia di continuare”. Al momento della prima violenta scossa di terremoto i due erano in compagnia di una guida turistica nepalese ed erano appena usciti dal palazzo della Kumari, la dea bambina, nella storica piazza Durbar. Roberto, che è distributore in Italia per aziende di biscotti, stava scattando una foto al tempio di Shiva quando “ha sentito il pavimento muoversi”. Dopo pochi istanti il tempio era un mucchio di macerie. Fra le vittime del terremoto in Nepal anche il manager di Google Dan Fredinburg, responsabile della privacy di Google X e co-fondatore di Google Adventure, una squadra interna a Google che ha trasformato in ‘estremo’ Street View, portandola in posti esotici come il Monte Everest.

 

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