Scoprire Lisbona con gli italiani

È facile vivere da stranieri a Lisbona. Anzi, da italiani. Presa nel modo giusto, la città è molto ospitale e il sorriso non manca mai sulla bocca della gente. Ci lega ai lusitani l’origine latina, l’arte di arrangiarci, il gusto per il buon cibo e il buon vino, la capacità di fare combutta, la passione per la musica e lo spettacolo in genere, il tirare tardi; ci piace di Lisbona il clima e l’aria che si respira, la bellezza unita a una certa decadenza dei luoghi, l’anarchia degli orari. C’è poi una cerniera culturale che unisce i due popoli, e uno dei suoi protagonisti, il primattore, è stato Antonio Tabucchi. Lo scrittore pisano si è spento proprio a Lisbona nel 2012 e la sua tomba è nel quadrato dei letterati portoghesi al Cemiterio dos Prazeres, non distante dalla Casa Fernando Pessoa di rua Coelho da Rocha, l’ultima abitazione del poeta che Tabucchi ha amato e divulgato. Un documentario che si intitola ‘I figli di Tabucchi’, da poco presentato a un importante festival lisbonese, ci serve per seguire una traccia sugli italiani di Lisbona, il cui numero ufficiale è tremila, lo stimato novemila. Senza dimenticare che nella capitale portoghese c’è un Istituto italiano di cultura (rua do Salitre, al Rato) molto importante con diverse iniziative e una sede molto nobile (l’ex palazzo del sindaco di Lisbona) e vi opera l’associazione Sete Sois Sete Luas che col suo presidente Marco Abbondanza divulga le culture che uniscono i popoli, e quella portoghese e quella italiana lo fanno benissimo. 

Circa Roberto Cristiano

Riprova

Germania, addetto di un museo appende sua opera in mezzo ai Picasso e ai Matisse: licenziato

Sperava forse di dare una svolta alla sua carriera artistica, ma è finito licenziato e indagato: è successo …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com