Roma, Marino ultime ore. Il Pd verso la mozione di sfiducia

Il Pd va verso la mozione di sfiducia a Ignazio Marino. E’ quanto si apprende da ambienti dem alla luce della resistenza del sindaco a dare le dimissioni nonostante il pressing dei partiti di maggioranza. Intanto lasciano il vice sindaco Marco Causi e l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito. Si è dimessa anche l’assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro. A quanto si apprende, sarebbe la terza a lasciare la giunta di Ignazio Marino. Anche Di Liegro era entrata in giunta con Causi, Esposito e Rossi Doria nell’ultimo rimpasto, quello che avrebbe dovuto aprire la fase due della giunta Marino.  E’ stato costante, per tutta la mattinata è andato in scena il pressing del Pd per far dimettere il sindaco che   resiste e il Pd sta studiando una exit strategy sulla vicenda e  sul tavolo ci sarebbero anche le dimissioni in massa degli assessori Dem nel caso Marino non rassegnasse le dimissioni. Stessa richiesta anche da Sel.  Confermato l’incontro tra il commissario del Pd Matteo Orfini e il segretario Sel Paolo Cento che  dovrebbe svolgersi poco prima delle 17 alla Camera. Il commissario dem di Roma sta incontrando alcuni assessori della giunta Marino nella sede nazionale del Pd di via Sant’Andrea delle Fratte. In mancanza di un passo indietro da parte del sindaco, a quanto si apprende i vertici di Pd e Sel discuteranno del da farsi. Tra le ipotesi più accreditate fra i dem c’è quella di una mozione di sfiducia in Aula. Oltre alla ‘mozione di sfiducia’ in Aula si valuta anche il ritiro in blocco degli assessori targati Pd. La seconda opzione però non porterebbe automaticamente ad un’uscita di scena di Marino. Nel caso in cui dal Pd arrivi la decisione di ritirare i suoi assessori questo sarebbe sicuramente un segnale politico forte che potrebbe tradursi o in un addio di Marino o anche solo in un maxi rimpasto.  Per quanto riguarda la mozione di sfiducia questa non esiste tecnicamente nel regolamento del consiglio comunale e quindi si stanno studiando le forme con cui eventualmente presentare in aula questo ‘atto di sfiducia’. Tra le ipotesi prese in considerazione anche le dimissioni in blocco dei consiglieri di maggioranza cui dovrebbero seguire quelle dell’opposizione.Il sindaco di Roma Ignazio Marino, secondo quanto si apprende, resiste e, dopo l’annuncio dei tre assessori che hanno sottolineato come non ci sono le condizioni per andare avanti, non sarebbe intenzionato a dimettersi.  

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