Osteria Oliva a Monti: il ritorno alle origini di Chef Fabio Baldassarre

Come in una fiaba un piccolo ulivo e una porticina a vetri bianca, dischiudono uno scrigno di sapori ed ospitalità a tutti coloro che si recano presso la nuova creatura dello chef stellato Fabio Baldassare, l’ Osteria Oliva, al civico 110 di via dei Serpenti, che ad aprile scorso ha aperto i battenti a Roma nel pittoresco rione Monti.
Varcata la soglia ci siede in una sala piccola quanto accogliente, rallegrata dall’uso del legno e delle tinte calde e riposanti, confortevole come un salotto, dominata da un bel lampadario di cristallo, è decorata alle pareti da una rastrelliera rossa piena di belle bottiglie di vino, che ci ricordano che ci troviamo in un Osteria sì, ma moderna e graziosa al punto giusto. Formatosi alla “corte” di Heinz Beck, Fabio Baldassarre vanta una stella Michelin, ottenuta grazie all’ottimo lavoro all’Altro Mastai, dopo l’esperienza al The Corner all’Aventino chef Baldassarre riparte da qui, da questi 18 coperti per riscoprire la gioia della semplicità e far apprezzare al pubblico una cucina più genuina e tradizionale, che guarda con orgoglio alle sue origini abruzzesi ma senza perdere il contatto con i piatti della tradizione romana, davvero irrinunciabili in una location come questa, a pochi passi da via Nazionale e non lontana dal Colosseo.
Si viene accolti in maniera garbata e gentile, ed il personale preparato e simpatico vi spiega i piatti sempre con il sorriso e regalando anche qualche battuta che rallegra l’animo e predispone bene alla tavola, creando così un’atmosfera simpaticamente informale e conviviale.

Dalla Cucina sapori di una volta in chiave moderna:

Il menù, che qui all’osteria cambia continuamente ( a cui si affiancano piatti del giorno sempre diversi ),
è accattivante e legato alla stagionalità degli ingredienti, con piacevolissime rivisitazioni e pietanze gradevolmente innovative.Tra gli antipasti si fanno notare pietanze cariche d’echi abruzzesi come le buonissime “Pallotte cacio e ova” o il rimarchevole” Sformatino alle erbe con fonduta di pecorino e briciole di amaretto”, ma anche più creative e moderne come la ”Millefoglie di pane Carasau con cicoria di campo e macco di fave” o una piacevolissima”Tartare di tonno con wasabi “.

Ordiniamo dei primi molto gustosi: gradevole e bellissima nel piatto la” Carbonara di Pici con guanciale e uovo della gallina di Castel Giuliano” arricchita con scaglie di tartufo nero che conferiscono maggior grinta al piatto rendendola ancor più prelibata, seguono “Schiaffoni con amatriciana di Tonno limone ed erbe di montagna”

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Schiaffoni con amatriciana di Tonno
un piatto dal sapore ricco e fresco nel contempo, grazie alla dolcezza del pomodoro ed alle erbe che unite al sentore di limone si sposano benissimo con il tonno fresco e gustoso al punto da non far rimpiangere affatto il guanciale dell’amatriciana tradizionale. Tra i primi ci ripromettiamo di assaggiare in una prossima visita anche le pappardelle al ragù di cinghiale e il raviolone con ricotta e tartufo ( piatto del giorno consigliatoci dalla cucina). Alcuni piatti nel menù dalla “zuppa alla contadina” alle ” Polpette dell’ antica Osteria” in umido come da tradizione, fino alla “Cacio e
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cacio e pepe dello chef
pepe” o al “Galletto ruspante cotto al mattone con olive e capperi” mettono bene in chiaro l’obiettivo di questa cucina, che rimanda alle osterie di un tempo, volta ad esaltare i piatti della tradizione povera ma con un gusto squisito dal tocco raffinato, connotata da un’attenzione assoluta alle materie prime di qualità (tutte biologiche e provenienti dalla loro azienda agricola di Bracciano) e con un pizzico di fantasia, che rende le pietanze davvero uniche.
Tra i secondi sicuramente da non perdere la” Pluma di maialino in salsa di grani e senape”, e quella che riteniamo
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Guancia di vitello brasata
la portata migliore della serata, la “Guancia di vitello brasata al cesanese con verdure di campo”, la cui carne tenerissima si scioglieva in bocca, sprigionando insieme ai sapori della carne i sentori di frutta rossa matura del cesanese, la cui leggera acidità unita all’amaro degli spinaci crudi riequilibrava il piatto, rendendolo un tripudio di gusto.osteria oliva Per accompagnare la quale scegliamo dalla carta dei vini, davvero completa e ben curata, una buona bottiglia di Barbera delle Langhe 2014 – Boschis Francesco.
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Cevice di Salmone
Successivamente proviamo anche un‘ottima portata di pesce, la raffinata “Cevice di Salmone crudo, con lime, zenzero e pomodoro”, fresca e sontuosa nel piatto, quanto piacevole al palato grazie al suo gusto raffinato.
Veramente degni di nota anche l’ ”Uovo al tegamino con tartufo”, e la prelibata “Tartare di manzo battuta al coltello e con salsa alle acciughe”. Per i vegetariani e chi volesse rimanere leggero senza rinunciare ai piaceri della gola, si consiglia la “Panzanella con cipolle di tropea e pomodorini”, e le bellissime e ricche insalate in carta: come quella Greco -Romana, quella di “Farro perlato erbette di campo e pesto”, o l’originale “Rucola, parmigiano e avocado”.
Buono anche il pane multicereali e la morbidissima focaccia, serviti in tavola in una romantica scatola di latta vintage per i biscotti.osteria oliva

I dessert (che cambiano ogni giorno) sono un tuffo nella memoria, tra grandi classici della pasticceria casalinga italiana come il tiramisù della casa, e dolci che sembrano quelli della nonna. Tutti rigorosamente fatti in casa, ammaliano con il sapore autentico delle cose buone e genuine, fatte con amore.

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“Caprese al cioccolato bianco profumata al limone”
A coronamento della cena ci concediamo una Crostata con una ricca farcitura di marmellata di more, a cui la frolla rustica e leggera dà un carattere unico, assaggiamo poi anche una soffice “Caprese al cioccolato bianco profumata al limone” che fa letteralmente innamorare con la sua dolcezza soave e per niente stucchevole, infine una golosa “Crostata di fragole con la crema”, appaga la vista e il palato, con il suo aspetto festoso e le grandi fragole intere appena appoggiate sulla crema delicata, letteralmente irresistibile fin dal primo morso.

Osteria Oliva, un’indirizzo sicuramente da provare:

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Chef Baldassarre
L’ Osteria Oliva è sicuramente tra i turistici ristorantini di Monti, un’oasi felice che spicca distinguendosi nettamente per qualità dall’ offerta di zona, con una cucina quasi casalinga, mediterranea e genuina che farà innamorare quanti sono alla ricerca di sapori semplici perfettamente esaltati dal lavoro d’ un grande chef, il tutto a prezzi veramente accessibili (prezzo medio 35 euro a persona).
Infine a giudicare dalla fila che si crea per sedersi( è raccomandata la prenotazione) e dalle facce soddisfatte degli avventori italiani e stranieri che affollano il piccolo locale, bisogna constatare che Baldassarre anche stavolta ha fatto sicuramente centro.

Valentina Franci

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