Nascere su una motovedetta, migrante partorisce tra gli applausi dei marinai

LAMPEDUSA. Nascere su una motovedetta, aprire gli occhi alla vita tra gli applausi dei marinai su una nave che, a 30 nodi di velocità, fa rotta verso Lampedusa. E’ il destino toccato in sorte a un neonato partorito da una migrante a bordo della motovedetta CP 324 della Guardia Costiera di Lampedusa. La donna, assistita nel parto dal personale medico del Cisom, era stata precedentemente salvata con altri 104 migranti in un’operazione di soccorso coordinata dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma. Sia la donna che il neonato sono in buone condizioni di salute e, una volta sbarcati nel porto di Lampedusa insieme agli altri migranti, andranno in ospedale. Il parto,  dice all’Adnkronos Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera, che a bordo della nave ha seguito tutte le fasi dell’operazione di soccorso,  è avvenuto quando ci trovavamo a circa 80 miglia a sud di Lampedusa. La madre, una ragazza nigeriana di 24 anni, era stata soccorsa in precedenza insieme ad altri migranti. Ci sentiamo un po’ tutti genitori putativi di questo bambino, che è stato coccolato da tutto l’equipaggio.

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