Molotov su Frecciargento fermo a Bolzano, non esclusa matrice no-Tav

Attentato incendiario questa notte in stazione a Bolzano contro un Frecciargento che alle 7.11 doveva partire per Roma. Ignoti si sono introdotti nel deposito e hanno rotto il vetro della cabina di comando del treno e hanno calato nel suo interno un ordigno fatto di sei molotov. L’innesco rudimentale non ha però funzionato. Le bottiglie incendiarie sono state trovate questa mattina all’alba dal macchinista che ha lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti gli artificieri e la Digos. L’accesso al locomotore bloccato da un nastro bianco e rosso con due cartelli con la scritta “esplode”: è la scena che si è presentata al macchinista. Solo per un caso non è esploso l’ordigno formato da sei bottiglie di plastica da un litro e mezzo pieni di benzina, che poteva causare danni rilevanti, come ha detto il questore di Bolzano Lucio Carluccio. Indagini a 360 gradi, non si esclude la matrice no-tav. L’ordigno era composto da due sacchi di rifiuti contenenti complessivamente cinque bottiglie di plastica pieni di benzina e una sesta bottiglia con benzina, diavolina e fiammiferi, mentre alcune stelle filanti luminose dovevano servire da miccia. Gli autori del gesto hanno rotto il finestrino sinistro del locomotore e hanno fatto calare l’ordigno.Solo per un caso l’innesco non ha funzionato. La fiamme delle stelle filanti luminose si è infatti spenta prima di raggiungere il mix esplosivo di benzina, diavolina e fiammiferi. Sul posto sono intervenuti gli artificieri della questura di Bolzano, la Digos e il pm Andrea Sacchetti, che coordina l’inchiesta. In assenza di rivendicazioni, per il momento non viene esclusa nessuna pista, anche se per gli inquirenti sembra però poco giustificabile un gesto dimostrativo per porre l’attenzione sulla situazione dei numerosi profughi che in queste ore passano per la stazione di Bolzano per raggiungere il Brennero. Non viene quindi esclusa la matrice anarchica e del movimento no-tav, visto che si tratta di un treno ad alta velocità. La data, il 25 aprile, di certo non è stata scelta a caso, come affermano gli investigatori.

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