A girl covers her face as hundreds of migrants try to board a train at the Keleti Railway Station in Budapest, Hungary, Thursday, Sept. 3, 2015. Over 150,000 migrants have reached Hungary this year, most coming through the southern border with Serbia. Many apply for asylum but quickly try to leave for richer EU countries. (ANSA/AP Photo/Petr David Josek)

Migranti, asse su quote Parigi-Berlino. Pentagono: ‘La crisi durerà 20 anni’

L’esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nordafrica verso l’Europa e’ una emergenza enorme, una crisi reale, afferma uno dei massimi vertici del Pentagono, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa. In una intervista esclusiva alla Abc, Dempesy si e’ quindi detto preoccupato e ha sottolineato la necessita’ per tutti di agire sia unilateralmente che con gli alleati, considerando cio’ che sta avvenendo come un problema generazionale e mettendo sul piatto adeguate risorse che permettano di affrontare la crisi per almeno 20 anni. A proposito della drammatica fotografia del bimbo siriano di tre anni morto su una spiaggia della Turchia, Dempesy ha auspicato che quella immagine abbia un simile effetto a quella del 1995 del mortale attacco con i mortai alla piazza del mercato di Sarajevo, che spinse verso l’intervento della Nato in Bosnia, cioe’ spinse la comunita’ internazionale ad agire con maggiore efficacia per trovare una soluzione ad una drammatica emergenza. L’immagine di Aylan, il bimbo siriano di tre anni trovato morto sulla spiaggia di Bodrum, spinge l’Europa ad accelerare le risposte sul dramma dell’immigrazione. Per l’accoglienza dei profughi l’Unione deve agire in modo decisivo e conforme ai suoi valori, hanno affermato Francois Hollande e Angela Merkel, che hanno inviato proposte comuni all’Ue chiedendo un meccanismo permanente e obbligatorio di quote. A Bruxelles Jean Claude Juncker è al lavoro per innalzare la proposta dei ricollocamenti intra-Ue da 40 a 160mila, ed è possibile che il quoziente dell’Italia salga da 24mila a 50mila,includendo tra i beneficiari, assieme a Italia e Grecia, anche l’Ungheria. Si studia la proposta di un sistema stabile, per quote, dal quale i Paesi più refrattari potranno astenersi, ma con tutta probabilità dietro il pagamento di sanzioni. Le nuove iniziative della Commissione Ue saranno vagliate dal collegio dei commissari di martedì, e il presidente dell’esecutivo le presenterà ufficialmente al Parlamento europeo il giorno successivo nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. Ne fanno parte anche un rafforzamento del ruolo di Frontex per i rimpatri e la lista Ue dei Paesi sicuri d’origine. Oltre a Germania e Francia, Juncker ha dalla sua parte ovviamente anche l’Italia. Al termine del suo incontro col premier maltese Joseph Muscat a Firenze, proprio riferendosi alla foto di Aylan, Matteo Renzi ha dichiarato che l’Europa non può perdere la faccia: ‘E’ dovere dell’Unione dare una risposta unitaria, che parta dal diritto d’asilo europeo’. L’Alto rappresentante Federica Mogherini si è detta stufa dei politici che parlano di emozioni, e commuovendosi davanti alle immagini della crisi dell’immigrazione e invita a prendere le decisioni necessarie. Anche il leader britannico David Cameron, tra i più restii ad accogliere i migranti, dopo la foto di Aylan si è detto pronto ad ‘assumersi le proprie responsabilità’. Secondo il Guardian, a breve annuncerà che la Gran Bretagna accoglierà migliaia di rifugiati siriani in più, direttamente dai campi profughi dell’Onu. Ancora fortemente critica intanto la posizione del premier magiaro Orban, mentre alla stazione di Budapest regnano caos e disperazione tra centinaia di profughi alla ricerca di libertà e sicurezza. Serve uno sforzo comune e leader mobilitati con maggiore accoglienza che, come si sottolineava, trovano l’appoggio del Regno Unito e degli Usa, mentre piovono critiche dalla Russia e dalla Turchia, concordi nell’accusare di quanto accade le errate politiche occidentali in Medio Oriente e nord Africa. Totalmente refrattari al sistema quote sono Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e soprattutto Ungheria. Il premier magiaro Orban accusa la Germania e l’Ue di gestione incapace e difende il suo operato lungo le frontiere invocando il diritto morale di difesa dei confini. Si spiega così l’azione di contenimento che la polizia sta compiendo fatta di scene strazianti, come quelle di treni colmi di profughi stipati convinti di raggiungere l’Austria e invece bloccati per ore assetati e accaldati in attesa di essere selezionati e condotti nei campi profughi per le operazioni di riconoscimento. I migranti che stanno arrivando in Europa attraverso la Grecia sono soprattutto profughi che provengono dalla Siria, l’Afghanistan, l’Iraq; ma ci sono anche migranti eritrei e somali. Tra loro, tantissimi bambini, soprattutto bambini piccoli che viaggiano con i gruppi famigliari, come spesso accade per i profughi siriani che affrontano ora il viaggio su questa nuova rotta. Sappiamo che il 25 per cento circa dei migranti, che stanno attraversando in questo momento la Serbia per raggiungere la frontiera con l’Ungheria, sono bambini e sono anche molto piccoli. E’ quindi è un’emergenza continua, e possiamo immaginare che siano veramente tantissimi i bambini a rischio in questo momento. In Italia, di tutti i migranti arrivati dall’inizio dell’anno, per il 10 per cento circa si tratta di bambini. Stiamo parlando di più di 11.300 bambini: di questi, 8.000 ormai sono minori non accompagnati, quindi adolescenti che hanno 15-16-17 anni ma anche piccolissimi di 11-12 e 13 anni.

Roberto Cristiano

 

 

 

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