Mattarella ha firmato la manovrina

Mattarella ha firmato la manovrina il cui effetto  sarà di 3,1 miliardi (anziché i 3,4 miliardi previsti) per quest’anno e di poco più di 5 miliardi negli anni successivi. Queste maggiori entrate consentiranno di limitare la portata delle famigerate clausole di salvaguardia riducendola da 19,2 miliardi a circa 14,1. E nella bozza si profila un alleggerimento di quella che potrebbe comunque essere una stangata se non si troveranno le coperture previste. L’aliquota ordinaria salirà dal 22 al 25% l’anno prossimo e al 25,4% nel 2019 e 2020 per poi ritornare al 25%. Quella agevolata non salirebbe immediatamente dal 10 al 13% ma secondo la progressione 11,5%-12%-13% nel triennio 2018-2020. È chiaro che una nuova sterilizzazione delle clausole richiederà una sostanziosa copertura. Il maxi-decreto varato quasi due settimane fa dal Governo e  firmato oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  può essere pubblicato in Gazzetta ufficiale.

La versione definitiva della manovrina presenta un conto abbastanza salato ai dicasteri con quasi 600 milioni di tagli ai ministeri nel 2017.  Il testo conferma l’impegno preso con Bruxelles di una correzione strutturale di 3,4 miliardi, dalle quale sono sostanzialmente esclusi alcuni interventi in forma una tantum come quelli su terremoto e liti fiscali.

 Dal 1 giugno scatteranno nuove regole sulla cedolare secca per chi affitta la casa per periodi brevi,  sia le case vacanze che gli immobili, tramite portali come Airbnb e Booking. L’aliquota è fissata al 21 per cento, ma chi esercita l’intermediazione  deve agire da sostituto d’imposta trattenendo   quindi le tasse da pagare. In caso di irregolarità  multe salatissime,  fino a duemila euro.

 Dal primo luglio sarà ampliata l’applicazione dello split payment: tutte le pubbliche amministrazioni inserite nell’elenco Istat tratterranno direttamente l’Iva relativa alle fatture elettroniche dei fornitori girandola direttamente all’Erario. Gli incassi potrebbero giungere ai 2 miliardi sottraendo notevole liquidità a imprese e professionisti.
Circa un miliardo di euro di maggiori entrate dovrebbe essere garantito dalla stretta su alcune agevolazioni fiscali riservate alle aziende (Ace e patent box in primis) e sulle compensazioni Irpef dei professionisti.

Nella manovrina è stata inserita una norma che facilita i pignoramenti: se il patrimonio immobiliare complessivo, compresa la prima casa, di chi ha debiti con il fisco vale oltre 120mila euro, la riscossione potrà agire ovviamente escludendo l’abitazione principale e il luogo ove si svolge la propria attività economica.

C’è spazio anche per una norma pro-Alitalia che mette sul piatto un tesoretto di circa 300 milioni per Invitalia:  ‘Al fine di favorire le attività di investimento nel settore dei trasporti, funzionali al consolidamento e sviluppo dei relativi servizi, anche tramite la attrazione di investimenti esteri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è autorizzato a deliberare e sottoscrivere, anche in più soluzioni, un aumento del capitale sociale di Invitalia, nella misura massima di 300 milioni di euro nell’anno 2017’.
 Spunta una norma per la costruzione di grandi impianti sportivi che sembra costruita ad hoc per lo Stadio della Roma anche se non si fa riferimento alla struttura: regolamenta le demolizioni e le cessioni di superficie, disciplina la realizzazione di immobili non sportivi, concede il diritto allo sfruttamento commerciale dell’area limitrofa in occasione di grandi eventi.
Matrimonio in vista tra Anas e Fs  con l’impegno ad aumentare gli investimenti del 10% nel 2017 e di altrettanto nel 2018.  Lo stabilisce un articolo della bozza della manovra che,  di fatto,  autorizza il ministero dell’Economia, nel rispetto delle normative europee, a trasferire le azioni di Anas alle Ferrovie dello Stato, attraverso un aumento di capitale con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti del settore delle infrastrutture attraverso la programmazione, la progettazione, la realizzazione e la gestione integrata delle reti ferroviarie e stradali di interesse nazionale, si legge nel testo della manovrina.
Multe fino a 200 euro per chi prende i mezzi pubblici senza biglietto. I gestori dei servizi di trasporto pubblico potranno affidare l’accertamento e la contestazione delle violazioni anche a soggetti esterni.
La tassa sulle vincite ai giochi superiori a 500 euro passerà da ottobre dal 6 al 12 per cento. Quella Lotto aumenteranno dal 6% all’8%. Sale anche il Preu, il prelievo sulle slot machine.

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