Legge elettorale: sì del Senato a Italicum

Il Senato ha approvato la legge elettorale, che torna ora alla Camera. I sì sono stati 184, i no 66 e 2 gli astenuti. Soddisfatto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, che, in un tweet, scrive:: “E due. Legge elettorale approvata anche al Senato. Il coraggio paga, le riforme vanno avanti”. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, nei giorni scorsi aveva sottolineato che la riforma potrà avere il via libera definitivo in aprile. Entrerà, però, in vigore dal luglio del 2016, come prevede la clausola di salvaguardia prevista nel testo. Sono 24 i senatori della minoranza del Pd a non aver preso parte al voto sulla legge elettorale. Lo si evince dalla lettura dei tabulati della votazione sull’Italicum. Le opposizioni hanno contestato vivacemente in Senato il coordinamento formale al testo della legge elettorale, proposto dalla presidenza. Le critiche sono state mosse da Roberto Calderoli, Vito Crimi e Loredana De Petris, perché il coordinamento formale interviene sui contenuti del testo. “Pensavo che parlassimo tra persone per bene” ha esordito Calderoli, che ha affermato che il coordinamento formale fosse in realtà “un maxi emendamento”. Crimi ha chiesto con voce animata che il coordinamento fosse rimandato in Commissione, ed ha ricordato che “sul presidente del Senato dopo l’approvazione della legge truffa nel 1953 volarono le tavolette”. Miguel Gotor ha annunciato a nome proprio e di “alcuni senatori di diversa sensibilità” il dissenso rispetto al gruppo del Pd sulla legge elettorale, e la non partecipazione al voto. L’annuncio è stato fatto “nel pieno rispetto di un gruppo del quale ci onoriamo di far parte”. 

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