I mutui aprono l’anno in rialzo

Un mutuo conveniente è il leitmotiv che ha portato gli italiani ad acquistare casa nell’ultimo anno, una realtà spinta non solo dall’iniezione di liquidità del sistema bancario, ma anche dalle recenti condizioni del mercato immobiliare, che vede i costi del comparto residenziale stabilizzarsi verso il basso.

Gli ultimi dati diffusi dalla Centrale Rischi Finanziari (CRIF) continuano a registrare il trend positivo della domanda di finanziamenti che a gennaio sale dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2016, un mese che si era già caratterizzato per il robusto incremento delle interrogazioni.

Il dato positivo di gennaio, commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, fa ben sperare che il 2017 si confermi come il terzo anno consecutivo di crescita. Indubbiamente, la prospettiva macroeconomica sembra essere cambiata e potrebbero aumentare i tassi, i quali, a lungo ai minimi storici, hanno sostenuto il progressivo recupero del credito immobiliare. Per tutto il 2017 l’offerta continuerà beneficiare delle misure della BCE e i prezzi di acquisto degli immobili dovrebbero confermarsi appetibili, il che ci fa essere ottimisti per un ulteriore spazio di crescita.

Le cifre di inizio d’anno sono un po’ differenti dalle rilevazioni degli scorsi mesi. Per l’importo medio si registra un risultato pari a 121.193 euro, che rispetto agli stessi 31 giorni del 2016 si traduce in un +0,9%. Il risultato è poco entusiasmante visto che 12 mesi prima si era ottenuto il valore minimo della serie storica, 120.144 euro. Dunque l’attuale dato risulta in netta flessione rispetto all’ammontare richiesto a dicembre, 125.360 euro e alla media generale dello scorso anno, quando la cifra si era attestata a 123.324 euro.

Per quanto riguarda la distribuzione della domanda, si nota che la classe di durata preferita dai clienti è ancora una volta quella compresa tra i 16 e i 20 anni con una quota pari al 23,8% del totale. Da segnalare anche un sensibile aumento del range 0-5 anni, +1,5%, mentre diminuiscono i finanziamenti che offrono piani di ammortamento tra i 6 e i 20 anni (-2,1%). L’orientamento verso fasce di rimborso più brevi si può giustificare con la maggiore incidenza di surroghe e sostituzioni rispetto agli anni passati.

Una simulazione su MutuiOnline.it, il portale che individua il miglior mutuo presente sul mercato, può aiutare a capire come cambia la rata mensile del prestito rispetto al loan-to-value e al periodo di rimborso scelto.

Per un cliente-tipo che vuole acquistare una seconda casa (impiegato 40enne, residente a Roma, reddito 2.600 euro mensili, importo richiesto di 110.000 euro da restituire in 20 anni, valore immobile 160.000 euro) si scopre che il prestito a tasso fisso più conveniente al 21 febbraio è quello di Intesa San Paolo. Mutuo Domus Fisso prospetta una quota mensile di 548,69 euro e Tan del 1,85% (Taeg 2,26%). Le spese di istruttoria sono di 600 euro, quelle di perizia 320 euro. Attraverso la polizza facoltativa ProteggiMutuo i clienti si tutelano in caso di invalidità totale permanente o di altri gravi eventi che possono compromettere la propria capacità o quella della propria famiglia di rimborsare il finanziamento.

Webank.it è invece il mutuo a gestione online più vantaggioso per il tasso variabile, permettendo al cliente di pagare adesso 505,89 euro al mese a un tasso dell’1% (Taeg 1,21%). In questo caso non si corrispondono spese di istruttoria e gestione, così come gratuita è la perizia e l’assicurazione incendio e rischi casa. I destinatari del prodotto sono le persone fisiche con età massima di 60 anni: il mutuo deve comunque concludersi entro il 75° anno di vita dell’utente. L’erogazione del mutuo è effettuata su un conto corrente Webank di pari intestazione.

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