France's President Francois Hollande, left, greets Italian Premier Matteo Renzi prior to their meeting at the Elysee Palace in Paris, Thursday, Nov. 26, 2015. Renzi's visit to Paris is part of president Hollande's diplomatic offensive to get the international community to bolster the campaign against the Islamic State militants. (ANSA/AP Photo/Michel Euler)

Hollande-Renzi: ‘Italia e Francia sono unite contro il terrorismo’

Una rosa alla République e 650 soldati tedeschi in Mali per alleviare il compito dei francesi. Così Angela Merkel rende omaggio alle vittime francesi dei jihadisti, e assicura che Francia, Germania e gli altri Paesi europei sapranno essere più forti del terrore e impegna i suoi uomini. Ma Francois Hollande la invita a fare di più contro l’Isis. ‘Non ci tireremo indietro’, aveva promesso la cancelliera, e la Germania si è mossa, ma Parigi ha bisogno di molto di più da parte degli alleati affinché la coalizione anti-Isis sia credibile e, soprattutto, efficace. Dobbiamo agire sul piano europeo, ha detto Hollande all’Eliseo al fianco della Merkel dopo la cerimonia dell’omaggio alle vittime a place de la République, controllare gli spostamenti aerei, la vendita di armi, le frontiere esterne, sradicare il terrorismo. Dobbiamo prendere provvedimenti in Francia, in Germania, in Europa, agire sulla fonte, le cause e in particolare contro Daesh, in Siria e in Iraq. Questo il senso della maratona diplomatica di Hollande, che ha visto il premier britannico David Cameron a Parigi, e il presidente Barack Obama a Washington. L’offensiva diplomatica proseguirà nella mattina a Parigi con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quindi la sera a Mosca da Vladimir Putin, certo l’appuntamento più delicato vista anche l’escalation di tensione con la Turchia dopo l’abbattimento del caccia. Hollande ha leggermente modificato la posizione molto dura assunta questi giorni nei confronti del tema dei rifugiati, con la Francia che più volte ha parlato di chiusura delle frontiere usando accenti molto decisi con il primo ministro Manuel Valls: ‘E’ nostro dovere accoglierli’. E’ possibile, e ne abbiamo avuto la prova, ha aggiunto, che dei terroristi possano utilizzare il cammino dei rifugiati, ma siamo sensibili. Ma Hollande sa che in questa sua ricerca di soluzioni per la coalizione, che sembra finita in un impasse, rischia molto della sua credibilità internazionale. La Germania fa concessioni ma continua a non parlare neppure di un intervento diretto con raid in Siria e la posizione di Berlino resta quella di privilegiare una soluzione politica. Contro l’Isis occorre avviare iniziative militari comuni, ha detto Hollande in una conferenza stampa congiunta con il premier italiano Renzi, all’Eliseo: ‘Italia e Francia sono unite contro il terrorismo’ E’ stato compiuto un attentato non solo contro la Francia e contro l’Europa ma contro l’umanità, ha spiegato Renzi, sottolineando che c’è la necessità di una coalizione sempre più ampia che porti alla distruzione dell’Isis e del disegno atroce che esso rappresenta. Il premier italiano ha anche precisato che contro il terrorismo serve una risposta culturale e non solo militare:  ‘I nostri valori sono molto più importanti della loro barbarie’. Poi parlando degli attentati di Parigi: ‘Abbiamo sentito il dolore di questa nazione come il nostro dolore’. Renzi ha anche sottolineato di non trascurare la crisi libica: ‘E’ fondamentale dare priorità assoluta al dossier Libia che rischia di essere la maggiore emergenza’. Renzi ha anche confermato gli impegni dell’Italia a livello europeo: ‘Siamo impegnati a livello militare, in molti casi con la Francia, e penso al Libano ma non solo. Penso anche all’Iraq, Siria, Afghanistan, Kosovo e Africa, dove molto forte è l’impegno francese’. Renzi ha sottolineato che l’Italia conferma i propri impegni a fianco dell’Unione Europea e della Francia dal punto di vista diplomatico. Guardiamo con grande interesse al processo di Vienna e siamo impegnati perché la finestra di opportunità possa allargarsi alla Libia.

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