Hillary presenta il suo vice, Tim Kaine

Torna all’attacco con parole dure contro il suo avversario, Hillary Clinton, nel giorno in cui presenta il vice che ha scelto: Tim Kaine.  ‘Donald Trump  è come un despota e un dittatore, ha la visione autoritaria di chi dice che può risolvere tutto da solo e quando uno dice che può risolvere tutto da solo, deve suonare il campanello d’allarme. Questa non è democrazia.    Trump sbaglia perché l’America non e’ in declino. L’America ha ancora davanti i giorni migliori e noi vogliamo costruire ponti, non muri’, sintetizza la Clinton.  Kaine intanto, dopo le polemiche per il ‘muro’ con il Messico che Trump ha detto di voler costruire, si presenta con un ‘Somos americanos todos’, lanciando  un messaggio di unita’.  Kaine parla perfettamente spagnolo e anche per questo e’ stato scelto dalla Clinton che sa quanto fondamentale sia il voto degli ispanici per arrivare alla Casa Bianca. ‘Bienvenidos a todos a nuestro país, porque todos somos americanos’, ha detto Kaine, che in diversi momenti del suo intervento è passato dall’inglese allo spagnolo suscitando l’entusiasmo dei tanti ispanici presenti nell’auditorium della università di Miami. Filadelfia e’ intanto pronta a fare la storia, e ad accogliere la convention del partito democratico che dovrà incoronare ufficialmente  Hillary Clinton. Si lavora agli ultimi preparativi al Pennsylvania Convention Center e per blindare l’area dell’evento. Del resto la Città della fratellanza e della dichiarazione di indipendenza, quella che ha visto nascere la Costituzione americana, e’ più che abituata a questi mega raduni politici: nella sua storia ne ha ne ha già ospitati ben otto. La kermesse dei democratici inizierà domani e ad aprirla sara’ Michelle Obama, che chiuderà cosi’ il cerchio avviato con il suo intervento alla convention democratica del 2008 nel ruolo di candidata first lady, al fianco del futuro presidente Barack Obama. Ma sul palco salirà anche il senatore Bernie Sanders, che fino all’ultimo nel corso delle primarie ha dato filo da torcere a Hillary e che lancerà ai suoi numerosissimi fan un messaggio di unita’ del partito. Martedì e mercoledì scenderanno in campo i veri big, le colonne portanti a cui si appoggerà l’aspirante Commander in Chief: prima l’ex presidente Bill Clinton, che il 26 offrirà il suo ritratto di Hillary come first lady, senatrice, segretario di stato, moglie, mamma e nonna; poi Barack Obama, che il 27 insieme al vicepresidente Joe Biden spieghera’ perche’ la Clinton e’ in grado di proseguire sulla strada avviata dalla sua amministrazione. Giovedì 28 il gran finale, col discorso di accettazione della nomination da parte di Hillary. Nei quattro giorni di convention atteso pero’ anche il contributo di tantissime personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica e della società civile. Il primo giorno anche il varo della piattaforma, tra i cui punti spiccano l’aumento del salario minimo e la parità salariale tra uomini e donne, la riforma dell’immigrazione, la stretta sulle armi da fuoco, la lotta al terrorismo e all’Isis nell’ambito della collaborazione e coalizione internazionale.

Cocis

 

 

 

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